Al liceo “De Sanctis” un progetto triennale per far scoprire il senso di appartenenza e il rispetto dei luoghi cittadini
Si è svolta stamani al liceo Linguistico e delle Scienze Umane, “Francesco De Sanctis” di Paternò, una conferenza e la presentazione di una mostra di foto corredate di versi, sul tema “La Città”. Fermo immagini e osservazioni per attivare prospettive e punti di vista nuovi, propri dei ragazzi e della loro ampia immaginazione.
Il progetto, rivolto agli studenti delle classi IV e V, di tutti gli indirizzi dell’istituto, ha preso avvio lo scorso anno. La prima annualità si è conclusa, per questo motivo l’incontro è valso per esporre il lavoro svolto e per consegnare gli attestati agli alunni, che hanno partecipato al corso. Non solo Storia dell’arte, che con il dipartimento ha coordinato il progetto, ma anche il coinvolgimento di altre discipline, come la Sociologia e l’Antropologia, la Storia e la Filosofia, in un certo qual modo anche la Letteratura, con i componimenti lirici degli allievi.
Scopo dell’iniziativa quello di incrementare un senso di cittadinanza e la presa di coscienza di essere parte attiva di una collettività in perpetua evoluzione, da conoscere e difendere. Una volta, infatti, corroborata l’identità personale si comprende come il singolo non possa prescindere dal rapporto con il suo territorio.
Nel primo anno di avvio del progetto è stato sviluppato il tema delle aree periferiche. Una periferia, quella analizzata (con varie strumentazioni e modalità: disegni, foto scattate prevalentemente con i telefonini, video e un apporto di conoscenze storiche), che risulta essere “tranquilla” rispetto al caos destabilizzante del centro urbano. Fotografati molti elementi naturali, come un’esigenza di riappropriarsi di un luogo spontaneo, paradigmatico dell’anelito alla libertà, un luogo senza barriere e da vivere a pieno.
Nell’aula magna del “De Sanctis” è stata ospitata la conferenza, partecipata tra gli altri dal primo cittadino Nino Naso; dalla dirigente scolastica del “De Sanctis”, Santa Di Mauro; dal responsabile del Dart (Dipartimento Arte Rappresentazione Territorio), Mario Gelardi; dal responsabile del progetto “La Città”, Francesco Finocchiaro; da Andrea Coppola responsabile delle riprese video; da Giuseppe Mirenda dell’Officina 21; dalle docenti di Storia dell’arte, Monica Corsaro e Maria Grazia Puglisi; dal presidente dell’Ordine degli architetti di Catania, Alessandro Amaro, e dai sociologi dell’Università degli studi di Catania, Teresa Consoli e Carlo Colloca.
Lavori che concretamente verranno valutati come ha asserito il sindaco Naso: «La città ha bisogno del fare. Questi lavori finiranno nei tavoli dell’amministrazione per vedere come realizzare i vari progetti».
Si è soffermata sui vari punti di forza del progetto “La Città” la dirigente Di Mauro: «Il primo è quello della complessità del progetto, nel senso della ricchezza e della pluriformità. Il secondo punto di forza mira all’acquisizione di competenze, competenze di cittadinanza. Importante è anche il fatto che abbia una durata triennale, così da poterlo scoprire nelle sue varie sfaccettature». Dopo la “città periferica” sarà il turno della “città consolidata” e a seguire della “città storica”.
Dunque “La Città” come sprone di civiltà, di abitudini positive del vivere comune, come ha spiegato il responsabile del “Dart”, Gelardi: «È importante amare il proprio territorio. Il concetto del bene comune non sempre è apprezzato dai cittadini».