Guido Condorelli (FI): «Aumento Addizionale Irpef? È solo un salato polpettone ordito ed attuato a danno delle Famiglie Paternesi!»
A Paternò si continua a parlare di Irpef. A giungere oggi in redazione una nuova nota da parte del gruppo Forza Italia paternese a firma del capogruppo Guido Condorelli, che vi proponiamo integralmente.
La nota del gruppo Forza Italia
Vedendo gli atti e leggendo le trionfalistiche dichiarazioni (“atto virtuoso” “abbiamo ancora una volta salvato la città” etc.etc.) del Sindaco Naso e del Vicesindaco ed assessorealle Finanze Mannino sul “realizzato” aumento dell’addizionale comunale Irpef, a nostro parere ecco che tutto diventa più chiaro. Questo ulteriore ed ingiustificato prelievo dalle tasche dei paternesi è stato studiato, programmato ed attuato… “dall’Alto”, infatti, da tempo si vociferava di quanto alla fine è stato attuato.
Per i primi due anni, disinteressandosi completamente dei problemi della città, si sono dedicati esclusivamente a crearsi una squadra di assoluta sudditanza. Bando alle “teste pensanti ed informate”, ridimensionamento ed allontanamento dei dirigenti poco omertosi che parlano di leggi, regolamenti ed hanno… “la firma responsabile e meditata”. Attuato questo grande progetto ecco che il Sindaco Naso con tanta enfasi proclama: “Abbiamo attuato la nostra riorganizzazione, … ora il comune può volare”.
Effettivamente è stata fatta una bella pulizia, oltre alla epurazione di alcuni assessori attenti e competenti, l’apparato burocratico, assicurati scientificamente i posti chiave alle “persone giuste”, viene, “con ogni mezzo” stravolto e modificato peggiorandone qualità a funzionalità. “Scappa”, ed in che modo, la segretaria generale Dott.ssa La Grassa, cambiano aria l’architetto Girianni, l’Ing. Ciancio, l’Avv. Platania e viene retrocessa la Dott.ssa Conti.
La Dott.ssa Messina, storica ragioniera generale del comune, che da più di 20 anni con la sua riconosciuta serietà e competenza cura le finanze comunali viene spostata ad occuparsi di… Agricoltura. All’Uff. Ragioneria e Bilancio, a fine Gennaio 2019 viene incaricata la Dott.ssa A. Zammataro, nominata dirigente. A fine Febbraio la stessa ed il suo avvocato, descrivendo il penoso stato in cui è stato ridotto l’ufficio di che trattasi ed espressamente dicendo “Né si può pensare che le carenze organizzative e professionali possano essere colmate con consulenti esterni.Quest’ultimi, infatti, non hanno nessun obbligo di firma e la Dott.ssa Zammataro, senza un’adeguato periodo di formazione, non sarebbe in alcun modo di gestire, sotto la propria e diretta responsabilità, le criticità connesse al Bilancio. Il tutto con elevati rischi di danno sia per la dott.ssa Zammataro sia per il comune di Paternò”, chiedono l’immediata revoca dell’incarico conferito alla stessa.
Ma Naso non gradisce vedersi ostacolare i suoi progetti, e con tante rassicurazioni e promesse riesce a convincere la Dott.ssa Zammataro ad espletare detto incarico affiancandole uno “staff di specialisti” remunerati con oltre 30.000 euro (la complessiva spesa dell’operazione dovrebbe aggirarsi a circa 100.000 euro). E fu così, a nostro sommesso parere che si diede il via a quella che può essere definita “operazione programmata aumento addizionale Irpef”.
La Dott.ssa Zammataro, rassicurata e rinfrancata, appronta il bilancio di revisione 2019-2021 che sottopone regolarmente alla giunta, e che il consiglio approva in pareggio il 18/7/2019. Purtroppo il 24/7/2019, un gruppo di dirigenti distratti presentano (con numero di protocollo progressivo) richiesta di previsione di spesa per circa 700.000 euro (tutte assolutamente a loro conoscenza già da tempo e pertanto doverosamente da presentare prima dell’approvazione del bilancio). Ma tali atti, al momento, determinano una situazione di squilibrio nel bilancio di previsione approvato solo qualche giorno prima.
Ecco che la dott.ssa Zammataro non si scoraggia e, in un solo giorno, il 25 -7-2019 (l’aumento dell’Addizionale Irpef per legge può adottarsi entro il 31-7-2019… bisogna fare presto), appronta tutti gli atti necessari per riequilibrare il bilancio, ma questa volta, chi sa perché, non li trasmette come dovuto al sindaco ed alla giunta, ma chiamandole, “proposte di consiglio”, li trasmette direttamente al consiglio. Lo zelante presidente, Dott. Filippo Sambataro, non batte ciglio né fa una grinza.
In detti atti la Dott.ssa Zammataro, senza valutare minimamente la possibilità, coinvolgendo anche i colleghi e la giunta, di soluzioni alternativa, prontamente decide doversi aumentare l’addizionale IRPEF (confermando così il chiacchiericcio che da settimane circolava “arrogantemente” nell’ambiente”). Il consiglio comunale approva il 31 – 7- 2019 l’aumento dell’addizionale IRPEF, un polpettone avvelenato ed assai salato per gli indifesi paternesi, riequilibrando il bilancio, senza di fatto che sindaco e giunta ne risultino ufficialmente a conoscenza.
Certo farebbero presto il sindaco Naso e l’assessore Mannino a smentire che tutta questa operazionenon sia stata, come sopra noi riportiamo, tutta decisa e programmata dall’amministrazione già da tempo, basterebbe solo che gli stessi, come è doveroso per un’amministrazione degna di questo nome, avviassero i doverosi provvedimenti disciplinari nei confronti di quel gruppo di dirigenti distratti che hanno presentato, storici debiti, solo dopo l’approvazione delbilancio, determinando quindi il disequilibrio che ha poi portato all’aumento dell’addizionale IRPEF.
E che chiaramente stesso procedimento avviassero anche nei confronti della dott.ssa Zammataro che, per atti di tale enorme importanza, non ha ritenuto come di dovere coinvolgere la giunta municipale. Siamo certi che tutto questo non avverrà, a conferma che tutto è stato frutto di uno squallido progetto per raggiungere tale risultato, i dirigenti siamo certi che se toccati avrebbero tante cose da dire chiarire.
Eppure, a conferma che Paternò è diventato ormai un comune fuori dalla norma, possiamo assicurare che in una grossa città dalle provincia, per un caso simile ma molto meno grave, il procedimento disciplinare avviato nei confronti del ragioniere generale si è concluso con il licenziamento dello stesso. Fa male in mezzo a queste miserie venire a sapere che la dott.ssa Messina, autorizzata dallo stesso sindaco Naso che dalla ragioneria l’ha trasferita all’agricoltura, quale esperta in materia è andata in giro ad approvare bilanci di previsione in altro comune… entro il mese di aprile 2019.
Si auspica che possa tornare di moda… la Vergogna.