In azione i teppisti che finiscono il lavoro. Danni ingenti alla struttura che è costata un milione e mezzo senza entrare in funzione
Vandali nuovamente in azione a Paternò. Preso di mira, ancora una volta, il Com (Centro operativo misto) della Protezione Civile ubicato in viale Kennedy (Contrada Ardizzone), a un centinaio di metri dal Palazzo municipale. I teppisti hanno agito in questi ultimi giorni caratterizzati dalle vacanze natalizie, anche se non è certa la data. In particolare sono state prese di mira le vetrate dei piani alti della struttura, colpite da grosse pietre, ma anche prese a calci. L’edificio, che avrebbe dovuto essere il fulcro delle attività di soccorso e coordinamento in caso di calamità naturali non solo per Paternò, ma anche per il comprensorio che vi orbita intorno, è stato, nel corso del tempo, depredato e vandalizzato. Infissi, porte interne ed esterne, impianti, fili di rame sono, ormai, solo un ricordo. La struttura, mai entrata in funzione perché necessitava di un ultimo finanziamento di circa centomila euro per il completamento, è stata realizzata dalla Regione Siciliana.
I lavori vennero iniziati nel 2008 e dovevano essere finiti nel 2009. Costo iniziale un milione e mezzo di euro. Ma fatta la spesa maggiore, il cantiere si è arenato quando erano necessari gli ultimi interventi, mai attuati. E così, lentamente, negli ultimi anni l’edificio è stato preso di mira da ladri e teppisti, con il risultato che il milione e mezzo è stato, in pratica, sacrificato sull’altare dell’inefficienza. L’edificio, ubicato in un terreno di 3.600 metri quadrati, ha due piani e quattordici stanze per le unità operative della Protezione Civile. Con l’amministrazione Mangano il Com è passato sotto il controllo del Comune di Paternò, ma la sorte non è stata migliore e, oggi, si assiste, inermi, non al completamento della struttura, bensì al completamento della devastazione.