Lo storico esponente della DC corre per la poltrona di primo cittadino. Gravissime accuse a Mangano sui cimiteri. Il primo cittadino: «Penso sia stato frainteso»
Si mette a disposizione della città, dietro il vessillo della sua esperienza, l’ex deputato nazionale della Democrazia Cristiana ed ex componente dell’Assemblea regionale siciliana, in entrambi i casi per varie legislature. Nino Lombardo, già assessore e vicesindaco del comune di Paternò, adesso novantenne con lo spirito di un ragazzino, ritenta giocandosi la carte della saggezza e di una conoscenza della cosa pubblica, acquisita sul campo, non indifferente. Ciò che lo infastidisce di più è la falsa questione dell’età: «Sono pienamente lucido e desidero contribuire attivamente». Ieri mattina la sua candidatura a sindaco di Paternò alle prossime elezioni di giugno è stata ufficializzata all’interno della Biblioteca comunale “G. B. Nicolosi”.
Diversi gli intervenuti alla presentazione, spiazzati da una proposta politica nuova: un’unità d’intenti e d’azione per la comunità paternese, un accordo, quasi ideale ma nella sua mente reale, di tutti i candidati a sindaco e di tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione per dare uno slancio alla città.
Una proposta inedita, ancora da definire nei particolari, perché in questo sodalizio non è chiaro quali saranno le responsabilità di ognuno, o meglio di tutti, i candidati. Ecco perché Lombardo non designa al momento i suoi possibili assessori che potrebbero essere proprio i suoi avversari nella corsa alla sindacatura. Nel suo progetto: «Occorre una giunta che consti di tutti i candidati a sindaco a questa tornata elettorale. Nondimeno serve la collaborazione dei consiglieri eletti nella maggioranza e di quelli d’opposizione. Insomma un nuovo compromesso storico per la città, in questo frangente rappresenta la soluzione».
Rivendica poi il ruolo nell’offerta culturale di questi anni grazie all’associazione culturale da lui presieduta, “Il Cenacolo”, chiaramente questo un ambito in cui può ancora portare proposte di miglioramento, e poi vorrà dire qualcosa, giusto per citare alcuni punti che verranno ripresi nel suo programma, sul Piano regolatore.
Una presentazione pacata, durante la quale esprime stima per l’attuale sindaco Mauro Mangano, giustificandolo per la situazione non proprio ottimale della città: una circostanza da addurre ad un congiuntura economica e finanziaria sfavorevole.
Dunque, la mancanza d’introiti dallo Stato, come avveniva in passato, la perenne incombenza dello sforamento del patto di stabilità sono tutte dinamiche che avrebbero impedito un’azione più efficace dell’amministrazione locale, dopo ciò arriva un affondo inatteso.
Lombardo, infatti, attribuisce a Mangano un interesse particolare sulla questione cimiteri: «Vi spiego io perché va a testa bassa sulla questione cimiteri: è chiaramente interessato a questa operazione». Questione ormai cardine su cui si gioca questa campagna elettorale, si riconferma quella dei cimiteri. Tuttavia le accuse dell’ex deputato sono gravi e non meglio precisate.
L’allusione è ad un accordo tra il sindaco e la ditta che dovrebbe provvedere all’ampliamento e riqualificazione dei due cimiteri per i prossimi trent’anni, proposta bocciata dall’ufficio Lavori Pubblici e che ha incassato il parere negativo della stessa Commissione.
Il gioco, dunque, si fa duro, come si dice in questi casi. Il clima da campagna elettorale s’infervora, potrebbe prevalere la massima che recita: “in amore e guerra tutto è lecito”, o forse no. Magari in quella che può sembrare un modello politico-sociale pseudo platonico, in cui s’iscrive la classe dei governanti, forse tutto potrebbe democraticamente appianarsi.
Per intanto l’affondo di Lombardo è netto e potrebbe avere anche strascichi giudiziari. Al momento non giunge rettifica da parte dell’autore. Vedremo nelle prossime ore se sarà stata una “boutade” da campagna elettorale, oppure la miccia per una deflagrazione.
Sulle accuse di Lombardo, abbiamo sentito il sindaco Mauro Mangano che ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Io ritengo che Lombardo sia stato frainteso e lo dico per come lo conosco e per come lo rispetto. Penso proprio che si sia espresso male. Se lui intendeva dire che io ho l’interesse ad affidare il bando per una migliore gestione dei cimiteri, per permettere all’economia sana di lavorare, allora sì, quel che ha detto è corretto. Se ritiene, invece, che dietro il bando vi sia un mio interesse personale, rigetto queste accuse vergognose che non appartengono alla mia storia».