Lettera di sei consiglieri: «Nelle scelte del Sindaco, con le quali ha individuato i responsabili dei settori non si capisce quali siano i criteri oggettivi e pubblici che ha adottato»
“Annullare le nomine delle figure apicali dei settori comunali, adottate il 30 gennaio”. Lo chiedono in una lettera al sindaco di Paternò Nino Naso, e al Prefetto di Catania Claudio Sammartino, gli esponenti di opposizione al Consiglio comunale di Paternò Distefano (Diventerà Bellissima), Condorelli, Sinatra e Orfanò di Forza Italia, Cirino, Lo Presti e Virgillito di Paternò 2.0 che non si spiegano i criteri nelle scelte operate dal sindaco nell’individuazione dei responsabili dei vari settori. Pubblichiamo la nota in versione integrale.
Con riferimento al regolamento denominato “Criteri generali per il conferimento e la disciplina degli incarichi di posizione organizzativa adeguati al ccnl Funzioni Locali 21/05/2018” si ritiene opportuno evidenziare quanto segue.
Sono oggetto di contrattazione, e non di regolamentazione, i criteri generali della predetta disciplina, come si evince dal combinato disposto degli art.7,comma 4, lett.v), dell’art.13, comma 3, e dell’art. 14, comma 1, del ccnl in questione.
Quanto allo schema regolamentare si segnala la necessità di osservare la disciplina, ovvero i criteri, di cui all’art.25 del D.Lgs. 150/2009 , di cui si riporta di seguito il dettato:
“Art. 25. Attribuzione di incarichi e responsabilità
1. Le amministrazioni pubbliche favoriscono la crescita professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti pubblici ai fini del continuo miglioramento dei processi e dei servizi offerti.
2. La professionalità sviluppata e attestata dal sistema di misurazione e valutazione costituisce criterio per l’assegnazione di incarichi e responsabilità secondo criteri oggettivi e pubblici.”
Nei regolamenti già esitati in altri contesti sui medesimi istituti sono stati specificati i criteri specifici di attribuzione degli incarichi, tra i quali la competenza tecnica e specialistica posseduta. Ciò non è previsto nel regolamento adottato dal Comune di Paternò. Inoltre non sono previsti requisiti di accesso alle procedure (titoli di studio, anzianità di servizio, etc.).
L’insindacabilità della scelta, unitamente alla mancanza di criteri oggettivi, contrasta in modo evidente con i principi che regolano la normativa sulla trasparenza e l’anticorruzione. Infatti il piano triennale comunale individua i soggetti conferenti l’incarico ed i candidati quali soggetti destinatari delle misure anticorruttive ivi previste (art.3).
Nelle scelte del Sindaco, con le quali ha individuato i responsabili dei settori non si capisce quali siano i criteri oggettivi e pubblici che ha adottato. Né si comprende perché abbia disatteso i principi di rotazione adottati con il piano triennale anticorruzione. In alcuni settori ha conferito gli incarichi apicali alle medesime persone. In altri ha conferito gli incarichi a chi ha maggiore anzianità di servizio, e chi rivestiva l’incarico in precedenza è stato spostato in altro settore.
Per quanto riguarda, poi, la figura di Responsabile del Servizio Finanziario l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali ha adottato un atto di indirizzo, in data 26/10/2018, con il quale ha stabilito che la rotazione del responsabile del servizio finanziario deve tenere conto di due condizioni delle quali deve darsi motivazione nell’atto di disposizione della rotazione
A) l’insussistenza di vincoli “oggettivi” ovvero che la rotazione non comprometta il buon andamento e la continuità dell’azione amministrativa e cioè che non siano in alcun modo compromesse le funzioni di conservazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio. Tale garanzia non dovrà esaurirsi in una mera clausola di stile motivazionale ma dovrà indicare le concrete misure che la inverano tra le quali, di primaria importanza, la sussistenza reale delle competenze professionali del nuovo responsabile necessarie per lo svolgimento delle attribuzioni del servizio finanziario.
B) considerata la sostanziale infungibilità della posizione del responsabile finanziario e fatte salve conclamate situazioni di incompatibilità, l’Amministrazione potrà soprassedere dall’attuare tale misura di prevenzione della corruzione qualora non sia in grado – e fino a quando non sarà in grado – di garantire il conferimento dell’incarico a soggetti dotati delle competenze necessarie per assicurare la continuità dell’azione amministrativa.
Il Segretario Generale, nella qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione avrebbe dovuto segnalare in fase preventiva le norme che regolano il conferimento di incarichi alle figure apicale, così come dopo avrebbe dovuto segnalarne la violazione. Almeno al Prefetto, visto che il Sindaco ha dichiarato pubblicamente che il Prefetto è il soggetto da cui dipende la nomina e la verifica della correttezza dell’azione del Segretario Comunale.
I sottoscritti consiglieri comunali, ben comprendendo che non si può richiedere a nessuno di studiare le norme e le competenze delle diverse istituzioni pubbliche, nè di smettere a dire bugie, ivi comprese inesistenti competenze prefettizie, chiedono, e diffidano l’Amministrazione comunale, e nello specifico il Sindaco:
– ad annullare il regolamento sui “Criteri generali per il conferimento e la disciplina degli incarichi di posizione organizzativa adeguati al ccnl Funzioni Locali 21/05/2018”, adottato con la deliberazione G.M. nr.7 del 29/01/2019;
– ad annullare le nomine delle figure apicali dei settori comunali, adottate in data 30/01/2019;
– ad annullare la deliberazione G.M. nr. 8 del 29/01/2019 avente ad oggetto la modifica dell’organizzazione degli uffici e dei servizi e di riadottarla, eventualmente, dopo aver provveduto alla ridefinizione di criteri di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa in conformità al dettato normativo vigente.
Non può non sottolinearsi come l’adozione di criteri oggettivi e pubblici non avrebbe mai consentito di procedere alla nomina, ed al vaglio dei curricula di tutti i candidati, entro 24 ore dall’adozione di criteri generali di conferimento degli incarichi.