(IL VIDEO DEL RISTORANTE “PULCINELLA” DA SANREMO NEWS) Si allungano i tempi del rientro in Italia della salma del cuoco, ucciso venerdì da un collega
Domenica di carnevale tristissima, quella di ieri a Paternò, e non certo per i fasti perduti nella città che un tempo era una delle capitali del periodo grasso. Una domenica che ha visto la cittadina risvegliarsi sgomenta, frastornata per la tragica notizia giunta il giorno prima, ovvero la morte assurda di un suo figlio: Alfio Fallica, cuoco di 30 anni, ammazzato venerdì da un collega nel ristorante “Pulcinella” di Montecarlo dove i due lavoravano insieme (nel video di “Sanremo News” le immagini del ristorante il giorno dopo l’omicidio). Una morte ancora incomprensibile che porta via un ragazzo benvoluto da tutti, noto in città anche perché il padre, Giuseppe Fallica, è il responsabile della locale Cgil. A lui è giunto, allo spargersi della notizia, il cordoglio unanime di amici, colleghi, istituzioni.
Sul fronte delle indagini, quel che è avvenuto nel ristorante, per il momento resta avvolto nel mistero. L’omicida, il cuoco 30enne di origini albanesi Ricard Nika, residente da anni a Bordighera, fino a questo momento si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Massimiliano Botti e del pm Stefania Brusa.
Stamattina è stato convalidato l’arresto, per cui Nika resta in carcere in custodia cautelare. Il suo legale, Massimo Corradi, riferisce che il suo assistito gli ha chiesto se fosse davvero accaduto quello che tutti gli dicono (l’omicidio di Alfio Fallica). Il 30enne, a detta dell’avvocato, ricorda i momenti precedenti e successivi ai fatti ma nulla di quanto successo nelle cucine del ristorante. L’indagato ha pure affermato di non aver avuto un litigio con Alfio Fallica che, stando a quanto riferisce Corradi, il presunto omicida descrive come bravissima persona con cui non ha mai avuto diatribe.
Nika avrebbe una ferita al petto e ad un braccio. Gli investigatori stanno cercando di capire se siano state provocate nella colluttazione con il cuoco paternese, se sia un gesto di autolesionismo oppure un tentativo di suicidio.
«Il soggetto ha dichiarato ai Carabinieri di aver commesso qualcosa di grave», ha detto a “Sanremo News” il Comandante della Compagnia Carabinieri di Paternò Capitano Ignazio Lorito, che ha raccontato come si è arrivati all’arresto di Nika.
OMICIDIO DI ALFIO FALLICA, L’INTERVISTA AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI BORDIGHIERA (DA SANREMO NEWS)
Il 30enne al momento del fermo a Bordighera aveva in mano un coltello con una lama di 20 centimetri. Un gesto che al momento appare incomprensibile, in quanto Ricard Nika era perfettamente integrato nella cittadina ligure, dove i conoscenti lo descrivono come una persona tranquilla che non aveva mai avuto problemi con la giustizia.
Si fa strada l’ipotesi di un atto di follia: proprio per questo si potrebbe svolgere l’incidente probatorio per la verifica dello stato di salute mentale dell’indagato. Intanto la famiglia Fallica è a Montecarlo in attesa di ottenere la restituzione della salma e far rientro a Paternò per i funerali. Sembrerebbe che i tempi siano destinati ad allungarsi per via delle indagini in corso. Alfio Fallica (nella galleria fotografica alcune immagini tratte dal suo profilo Facebook) lascia la moglie, sposata lo scorso anno.
Come detto, la notizia ha creato sbigottimento. Attorno alla famiglia Fallica si è stretta la città ed il sindacato. La Cgil di Catania ha affidato alla pagina Facebook il proprio cordoglio:
«La Camera del lavoro di Catania si stringe al segretario della Camera del lavoro di Paternó, Giuseppe Fallica, per la perdita del suo amato figlio scomparso in circostanze drammatiche. L’abbraccio commosso della segreteria Cgil e di tutti gli iscritti va al nostro Pippo, alla moglie e ai familiari».
Il segretario regionale della Flai-Cgil (di cui Giuseppe Fallica è dirigente), Alfio Mannino, scrive su Facebook:
«La Flai Cgil sicilia si stringe al segretario della Camera del lavoro di Paternó e dirigente della Flai Giuseppe Angelo Fallica, per la perdita del suo amato figlio scomparso in circostanze drammatiche. L’abbraccio commosso mio e di tutti gli iscritti va al nostro Pippo, alla moglie e ai familiari».