Giunge la condanna a 7 anni e 10 mesi per associazione a delinquere di tipo mafioso ed altro
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò hanno arrestato la 64enne paternese Rosaria Arena, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. La donna, moglie di Salvatore Rapisarda reggente dell’omonimo clan attivo a Paternò e articolazione locale della famiglia mafiosa dei “Laudani” di Catania, era stata indagata nell’ambito dell’Operazione “Baraonda”.
Il blitz, del 13 dicembre 2010, vide l’esecuzione di 23 misure cautelari nei confronti di appartenenti al clan “Morabito-Rapisarda”, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, nonché detenzione illecita di armi. Condannata dai giudici etnei ad anni 7 e mesi 10 di reclusione, assolte le formalità di rito, Rosaria Arena è stata rinchiusa nel carcere di Messina.