Le mamme paternesi si affermano per il quarto anno con un progetto sui rifiuti speciali
Sono la perseveranza, l’impegno senza sosta, la caparbietà dinanzi agli ostacoli più ardui e l’amore per il loro territorio che premiano. Le “Mamme in comune” di Paternò, anche per l’edizione 2018 della SERR (Settimana europea per la riduzione dei rifiuti) con la loro azione “RIC-conosciamo il Rifiuto” sull’importanza di conferire opportunamente i rifiuti speciali, come le pile esauste e altri congegni elettrici, hanno conquistato il podio fra migliaia di azioni (quelle nazionali hanno superato le cinquemila) nella categoria di concorso.
Pluripremiate ormai, mantengono purtuttavia il tratto distintivo della modestia: «Sembra scontato e banale, ma quest’ulteriore riconoscimento ci riempie di orgoglio, soprattutto perché inaspettato – commenta questo risultato la presidente Nerina Palazzolo – . Per la quarta volta un nostro progetto di comunicazione ambientale viene scelto fra le tre migliori azioni della SERR. È doveroso dire un grazie al comitato promotore SERR per le opportunità che ci dà, per gli stimoli e il sostegno di far parte di una grande rete, quella della SERR, dove tutti siamo impegnati per lo stesso obiettivo: la tutela dell’ambiente».
Dunque, dopo le vittorie conseguite nelle scorse edizioni l’impegno continua e non passa inosservato almeno dalla giuria della SERR, ma quest’impegno è profuso per diffondere una cultura ecologica, della tutela ambientale che deve partire dalle piccole azioni quotidiane per giungere ad un’attenzione verso fenomeni più imponenti. Malgrado il loro successo europeo e la diffusione del loro messaggio ecologista nelle scuole, tante volte sembra, in particolar modo nel territorio paternese, che il senso di incuria, di negligenza rispetto all’ambiente prevalga, per questo sollecitano una maggiore partecipazione da parte delle istituzioni.
«Questo è molto importante anche perché spesso prevale lo sconforto sembra di lottare contro i mulini a vento – spiega Palazzolo – soprattutto quando giri per la città e vedi rifiuti abbandonati in ogni dove, passi davanti all’isola ecologica e vedi al suo ingresso una discarica a cielo aperto. Tutte le azioni di sensibilizzazione potranno essere davvero vincenti e, dare i loro frutti, solo se sostenute da azioni concrete da parte delle istituzioni. È semplice! È ovvio e scontato dare sempre la colpa ai cittadini incivili, però ognuno di noi dobbiamo chiederci cosa facciamo affinché la nostra città sia più pulita, affinché la raccolta differenziata decolli. E inoltre le amministrazioni devono dare un supporto concreto ai cittadini. Quindi, credo che focalizzarci solo sul valore della percentuale di differenziata non basti per risolvere il problema, anche perché è un problema ambientale».
La cerimonia di premiazione della decima edizione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, che si è svolta in tutta Europa dal 17 al 25 novembre 2018, e ha visto in Italia ben 5080 azioni realizzate, avrà luogo mercoledì 6 marzo a Roma, all’interno della sala Auditorium del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
«Per quest’azione – continua Nerina Palazzolo – voglio inoltre ringraziare le scuole che ci hanno ospitato, hanno aderito al nostro progetto. Ringraziamo anche le farmacie De Iaco e Castro, che ci hanno ospitato durante l’azione SERR, ci hanno dato la possibilità di parlare con i loro clienti. Siamo contente, non ci aspettiamo di vincere perché già questa è una vittoria».
Del medesimo avviso sono anche le altre mamme che precisano come il loro impegno proseguirà con fervore: «Siamo orgogliose e felici che il nostro impegno- queste le parole di Domenica Buonaventura- ancora una volta sia stato riconosciuto. Questo ci spinge a continuare ad impegnarci sempre di più».
Anche Giusy Bertone si sofferma sulla gioia di essere in finale: «Siamo ancora una volta onorate di contendere la finale SERR con tante altre azioni meritevoli e degne di attenzione. Il nostro impegno è costante e determinato e si arricchisce anche grazie ai riconoscimenti finora ottenuti a livello nazionale e non solo. Continueremo a mettere a disposizione della collettività le risorse umane di cui disponiamo, perché amiamo il nostro territorio e desideriamo salvaguardarlo».