La sala conferenze della Biblioteca comunale ha ospitato la presentazione del romanzo di Salvo Orto
Si è svolta sabato scorso, nella sala conferenze della biblioteca comunale “Giovan Battista Nicolosi” di Paternò, la presentazione del romanzo “Masnada” di Salvo Orto (2019, Kimerik Editore, 160 pagine, € 14), già autore di un interessante saggio, “Nomofobia”, una forma d’inquietudine, che scaturisce dal timore di rimanere senza connessione internet. Quest’ultimo libro narra dell’ascesa criminale di un uomo, originario di un quartiere degradato di Roma, che apparentemente sembra non avere altre possibilità esistenziali.
Una storia di bande, di delinquenza, che apre molti spunti di riflessione sul tema della violenza e della prevaricazione, ma anche sul mondo della droga e del traffico di armi, in un momento in cui non scema l’attenzione dell’opinione pubblica rispetto a queste tematiche. L’autore, nel testo concepito in forma diaristica, con il protagonista che ripercorre le fasi salienti della sua scalata verso la criminalità, fa luce sugli aspetti umani di questa vicenda, pur senza giustificarla in alcun modo.
L’evento presenziato dall’autore, ha visto la partecipazione tra gli altri: del primo cittadino di Paternò, Nino Naso; del deputato dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno; dell’avvocato e assessore comunale Rosanna Natoli e dalla presidente dell’associazione “La Quercia”, Ionella Orto. A moderare l’incontro è stata la giornalista Lucia Paternò.
MASNADA Saverio Argenti è un ragazzo come molti altri, famiglia umile e pochi amici. A San Basilio, il quartiere romano in cui vive, è difficile persino stringere amicizie; lo studio non fa per lui e, con gli unici due amici che ha, condivide la passione per la Lazio. Lavora per aiutare la famiglia, svolgendo mestieri differenti, spesso contemporaneamente. Vuole a tutti i costi riscattarsi, e la rabbia gli darà le forze necessarie per farlo: deve farcela, deve vendicarsi per tutto il dolore; quel dolore che senti quando vedi le persone che più ami al mondo soffrire. È una storia difficile, lunga e sofferta quella riportata dar Senese nel memoriale gelosamente custodito. Nessuno dovrà dimenticare il suo nome, per nessuna ragione, tutti devono temerlo, nessuno escluso. Ha lottato per questo, per il potere, l’onore, il rispetto. Il suo è un riscatto a tutti i costi, fino alla fine: è un riscatto senza tempo.