La celebrazione della festa di santa Barbara ha preso avvio: lo spirito fideistico sembra prevale sulle manifestazioni di stampo popolare
Lo scampanio delle campane e lo sparo dei cannoni a salve ha dato inizio all’edizione 2018 della festa di santa Barbara patrona di Paternò. La manifestazione più attesa dai paternesi, dunque, ha preso avvio. Le polemiche non sono mancate come da tradizione, il Movimento 5 Stelle cittadino in un manifesto ha evidenziato come l’amministrazione comunale abbia contratto un debito di 60 mila euro in due anni (già dallo scorso anno per l’edizione 2017) per la festa della Patrona ignorando tutte le altre necessità della comunità paternese e per di più gravando sulle casse municipali in perenne rosso. Somme – specificano i grillini – utilizzate per l’illuminazione artistica escludendo dall’agenda “rivoluzionaria” altre voci tra cui: “La sicurezza urbana, la piscina, l’emergenza protezione civile, le scuole ecc. insomma alla fine – come evidenziano nel manifesto – “Troppe promesse mancate. Poca programmazione e troppi selfie e zero risultati”. Quello a cui si è assistito in Consiglio comunale, per l’approvazione del Bilancio di previsione 2018, senza prima passare per il Consuntivo 2017 a fine anno e, con una sorta di pressione perché altrimenti la festa sarebbe stata negata: è davvero sgradevole!
Non è una prassi esclusiva dell’attuale amministrazione quella di destinare somme alla Festa, e di un’approvazione di questo provvedimento che si dilaziona fino a svolgersi sempre nei giorni che la precedono mettendola seriamente in dubbio, da anni si consuma questa pratica quasi “ricattatoria”.
Questo contrattare sulla Festa è parecchio riprovevole, si annulla il senso di devozione, la volontà dei fedeli di dedicare qualcosa di bello, ma possibilmente neanche eccessivo, alla Protettrice della città. Invece, l’abbaglio delle luci obnubila anche i pensieri e quasi si dimentica cosa si sta celebrando.
Tuttavia questa è la parte che riguarda la tradizione folcloristica più popolare, fortunatamente ne esiste una autenticamente religiosa. Da settimane ormai le varie parrocchie cittadine hanno reso omaggio a santa Barbara, in un pellegrinaggio di fede e devozione, il calendario liturgico è stato approntato da tempo e procede al di là della concessione degli organi istituzionali politici, in questa guisa si celebra la festa! Una festa che non può vivere, non può essere compresa se scissa da questa parte dell’orazione, dallo spirito che accompagna una ricorrenza dedicata ad una martire della cristianità.
Le celebrazioni religiose, con le messe solenni, sono il fulcro dell’omaggio alla santa Patrona, e poi le processioni delle Reliquie per le vie cittadine, la svelata del Simulacro, il trionfale ingresso a piazza Vittorio Veneto a mezzogiorno del 4 dicembre e il santo Pontificale del 5, sono i momenti peculiari che attestano la vicinanza del popolo di fedeli paternesi alla sua Santa tutto il resto è accessorio.