Invitati all’iniziativa tutti i candidati alla carica di sindaco alle amministrative di giugno in segno di unità
Al via, a Paternò la prima sagra “Arancia in Maschera”. Una conferenza stampa nei locali dell’ex Tribunale cittadino paternese ha annunciato, per le giornate di sabato e domenica, l’iniziativa che punta a rinvigorire il senso d’identità e che si proietta nel futuro del territorio. Quello che può sembrare ad uno sguardo distratto un evento fuori tempo, in realtà è una proposta concreta per preparare le prossime edizioni del Carnevale, valorizzando al contempo il prodotto principe del territorio, ossia l’Arancia rossa.
«Non siamo riusciti per il mese di febbraio, quindi per l’ultimo, appena trascorso Carnevale, ma abbiamo insistito affinché l’iniziativa possa essere proposta comunque – dice il consigliere comunale di maggioranza Lorenzo Arcoria che ha illustrato l’evento – e diventare un’edizione dei Carnevali che verranno. Nel 1997 tra i concorsi del Carnevale paternese di allora c’era anche quello dei carri realizzati con gli agrumi. All’epoca io ero assessore allo Spettacolo e l’attuale sindaco alla Cultura, quindi l’idea non è nuova, ma semplicemente riscoperta. Quell’edizione del Carnevale andò molto bene. Abbiamo costituito un comitato di professionisti del settore, cittadini, associazioni ma non è chiuso, il comitato è aperto a chiunque voglia parteciparvi e dare un contributo. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel progetto – conclude Arcoria – ma soprattutto quelli che non ci hanno creduto perché hanno conferito maggiore forza e determinazione alla nostra voglia di realizzarla».
Insomma le prove generali di un Carnevale che verrà saranno quelle di domani e di domenica, fattibile a prescindere della amministrazioni che seguiranno, a dimostrazione di ciò all’inaugurazione prevista per le 17, in Piazza Indipendenza, sono stati invitati oltre al sindaco in carica, Mauro Mangano, gli altri candidati a sindaco di Paternò. Un modo per dire che l’evento è per la città tutta, senza preclusioni di sorta.
La “Sagra dell’Arancia in Maschera” diventa depositaria di una missione di riappropriazione di una manifestazione che è peculiare per la città, il Carnevale, nel segno di un elemento naturale distintivo, un prodotto della terra, l’arancia appunto. Tre istallazioni di manufatti di agrumi verranno posizionati in piazza, come dei carri allegorici con le arance. Un’usanza questa dei carri con gli agrumi non proprio italiana, ma francese: a Mentone durante il Carnevale sfilano i carri realizzati con questi prodotti. Con questa città si profila un gemellaggio e un’opportunità per gli imprenditori agricoli, che potrebbero esportare i loro prodotti. Mentone, infatti, non produce agrumi, mentre Paternò sì, e sarebbe un bel risparmio rispetto a carri infiorati realizzati con prodotti da importare.
Il primo cittadino Mauro Mangano ha spiegato, in sede di conferenza stampa, le motivazioni della scelta di un’iniziativa di questo genere: «Si sono raggiunti due obiettivi con quest’evento: uno, quello di evidenziare l’identità della comunità e due, quello di associare l’idea del Carnevale a quella degli agrumi. Quest’iniziativa ha il proposito di riaccendere l’attenzione sul valore dell’arancia, la si può declinare in vari modi, con lo spettacolo, con la sagra tuttavia lo scopo rimane: mettere in momenti fortemente identitari il prodotto dell’agrume, con la novità di sposare la tradizione con la sostenibilità economica. Questo gruppo ha puntato moltissimo sulla iniziativa privata, una novità a Paternò».
La sagra dell’Arancia in Maschera si compone di una serie di eventi di intrattenimento e di informazione. L’inizio, dopo l’inaugurazione, vedrà una conferenza della Coldiretti ospitata al Piccolo Teatro, sui temi delle proprietà organolettiche degli agrumi e dei problemi della filiera. A seguire esibizioni, show cooking e danza. Domenica l’evento clou è quello della gara di pasticceria, per realizzare la torta più buona con le arance. Il concorso è rivolto a tutti i pasticceri paternesi e le torte verranno dopo distribuite ai visitatori della sagra; ancora nel corso della domenica, esibizioni del corpo bandistico cittadino, spazi dedicati ai Cantastorie e all’Opera dei Pupi, insomma tanti momenti interessanti che aspettano solo di essere vissuti dalla collettività.