Il volume raccoglie i contributi di cinque specialisti in dinamiche religiose dell’area mediterranea, tra tarda antichità ed età moderna
Presentazione, oggi pomeriggio alle 18:30 a Paternò nella chiesa di Santa Maria della Valle di Giosafat di Paternò, del libro Ora et labora. L’incidenza benedettina nell’area simetino-etnea. Documenti e monumenti (Edizioni Efesto). L’iniziativa è promossa da SiciliAntica, dalla Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale Deputazione di Paternò area simetino-etnea e dalla Parrocchia Santa Maria dell’Alto. A moderare l’incontro Nino Tomasello. Interverranno: Uccio Barone, direttore dell’Archivio Storico per la Sicilia Orientale e direttore del Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Catania; padre Salvatore Patanè, parroco della Parrocchia di Santa Maria dell’Alto; Mimmo Chisari, presidente della locale sezione di SiciliAntica; Ernesto del Campo, responsabile di Piano del Gal Etna. Illustrerà il libro Barbara Maria Rita Spinella (Università di Catania). Saranno presenti gli autori: padre Vittorio Rizzone, Antonio Mursia, Vanessa Amore, Gino Sanfilippo.
Il volume raccoglie i contributi di cinque specialisti in dinamiche religiose dell’area mediterranea, tra tarda antichità ed età moderna, che hanno voluto pronunciarsi sull’incidenza del monachesimo benedettino nella valle del Simeto. Dopo una concisa introduzione di Vittorio Giovanni Rizzone sul senso della presenza benedettina nell’area etnea, Rodolfo Papa rivela la dimensione europea della produzione artistica e letteraria monastica, attraverso una lettura dei processi in chiave estetica. Antonio Mursia propone invece un’analisi sulle dinamiche insediamentali dei benedettini a Catania e nell’area simetina tra XI e XIII secolo, mentre Luigi Sanfilippo si sofferma sul tema degli aspetti storico-patrimonialistici e demografici della casa monastica di Licodia e dell’omonimo comune. Lo studio di Vanessa Amore, relativo ai complessi architettonici delle moniali a Paternò e Adrano, chiude il volume, proponendo nuovi spunti di riflessioni sulla presenza benedettina nell’area simetino-etnea.