Quaranta salme in attesa di sepoltura, urge l’ampliamento dei camposanti. Ma l’affidamento della gestione ai privati per 30 anni non trova consensi
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Con quest’interrogativo si apre il celebre carme foscoliano dei “Sepolcri”, ma la questione delle tombe e dlla loro costruzione, a Paternò, diviene un quesito di difficile scioglimento quando già si hanno due cimiteri in una città e defunti in attesa di sepoltura. Sono molte le salme nelle celle frigorifere che attendono la tumulazione. La proposta del project financing per la gestione e l’ampliamento dei due cimiteri paternesi, con i privati chiamati a investire 27 milioni di euro, presentata esattamente un mese fa dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Mauro Mangano, continua a suscitare polemiche e perplessità. Di contro ci sono ben quaranta salme in attesa all’interno delle celle mortuarie. Come ogni cosa occorre tempo, tempo per la realizzazione di questo progetto e dunque per la costruzione delle tombe. Tuttavia è annosa la questione della carenza di loculi e tombe, nonostante la città possa contare su due cimiteri.
La proposta comunque sembra non convincere la politica locale distante dall’attuale coalizione di governo. Una riunione indetta per discutere della questione dal presidente della commissione Urbanistica, il consigliere Lucio Cunsolo, è stata differita al prossimo lunedì. Il progetto mirante all’ammodernamento e alla gestione per i prossimi trent’anni si sostanzia nel project financing da 27 milioni per il cimitero monumentale e per quello di via Balatelle. La delibera approvata, presentata dalla giunta municipale, prevede: la costruzione di migliaia di loculi, ossari, tombe a terra, cappelle gentilizie, fosse di inumazione e la manutenzione straordinaria del cimitero monumentale. Il tutto, come detto, con l’intervento dei privati.
Ciononostante molti malumori sono sorti per via della gestione privata della durata peraltro di tre decenni quindi fino al 2047. Sull’inopportunità di accogliere la proposta si è pronunciato il senatore paternese della Repubblica, Salvo Torrisi: «Non ritengo opportuno affidare a ditte private dei servizi, quali quelli cimiteriali, che vanno espletati dallo stesso Comune – dichiara Torrisi –. Trovo inoltre azzardata la proposta che prevede l’affidamento di tali servizi ad esterni addirittura per trent’anni».
Lo stesso senatore sollecita un confronto, considerata la natura della problematica, con le varie forze politiche e sociali della città, inoltre la tempistica della presentazione del progetto a suo dire sarebbe discutibile, visto che si è a conclusione di mandato e la prossima amministrazione potrebbe avere idee differenti rispetto alla gestione cimiteriale.