I Carabinieri sembrerebbero essere sulle tracce del colpevole di uno dei due incendi
Sono quattro le auto che in questi ultimi due giorni sono andate in fumo a Paternò, alcune delle quali a seguito di azioni di probabile matrice dolose da parte di qualche malintenzionato. Un primo incendio si è sviluppato nella notte tra lunedì e martedì scorsi, la cui matrice ad oggi risulta ancora poco chiara agli investigatori. Ad essere avvolto dalle fiamme un Seat Terra, un furgoncino da lavoro, che è andato in fumo mentre si trovava da qualche settimana in sosta su via Presidente Antonio Segni, nella zona Ardizzone. Il mezzo da lavoro apparteneva ad un operaio paternese al momento disoccupato. Dalle ricostruzioni sembrerebbe che le fiamme si siano sviluppate probabilmente nella zona esterna del vano anteriore del mezzo. Nonostante l’intervento tempestivo degli uomini dei Vigili del Fuoco, non c’è stato nulla da fare per il veicolo che è andato totalmente distrutto, rendendo difficile l’accertamento delle reali motivazioni che hanno sviluppato l’incendio.
Un secondo incendio, forse il più brutale, si è invece verificato ieri sera intorno alle 23:00 nella zona di via Croazia e via Sardegna, dove ad essere avvolte dalle fiamme sono state 3 auto in sosta. Secondo le prime ricostruzioni, avallate anche dalle immagini del sistema di video sorveglianza di una abitazione vicina al luogo del rogo, sembrerebbe che qualcuno ha versato del liquido infiammabile – presumibilmente benzina- su una Smart, una Citroen C3 e su una Fiat 500 vecchio modello che si trovavano posteggiate a poche decine di metri l’una dall’altra. Dall’incendio si sono sviluppate delle vampate che hanno raggiunto diversi metri d’altezza causando panico tra gli abitanti della zona. Secondo indiscrezioni sembrerebbe che gli inquirenti abbiano già posto il loro sguardo investigativo su un sospettato. Anche in questo caso l’intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato ulteriori danni alle strutture circostanti.