Gli operatori ecologici della Dusty, ancora senza lo stipendio di dicembre, sospendono ogni forma di protesta
Revocata l’assemblea sindacale indetta per domani mattina da parte dei lavoratori della Dusty aderenti alla Cisl, per il territorio di Paternò, a seguito della garanzia che lunedì, la Tesoreria comunale provvederà ad inviare il bonifico di pagamento alla ditta. Lo stato di agitazione degli scorsi giorni, rientra, considerando le azioni per addivenire ad una soluzione atta a sbloccare i pagamenti agli operatori ecologici. Il motivo della protesta culminata nella convocazione di alcune assemblee sindacali e alla proclamazione dello stato di agitazione, infatti, risiedeva nel mancato ricevimento dello stipendio del mese di dicembre.
Il primo cittadino Nino Naso si è recato personalmente oggi ad Acireale – dopo aver ricevuto i lavoratori – presso la direzione del Credito Siciliano, dove c’è una sezione della Tesoreria per i conti dell’Ente municipale paternese, per sollecitare almeno lo sblocco delle somme necessarie a pagare gli emolumenti agli operatori ecologici. Il problema pare essersi determinato nel passaggio dall’esercizio finanziario 2017 a quello del 2018, e quindi l’impossibilità di chiudere la rendicontazione per quel che concerne le spese municipali, questa situazione non avrebbe consentito il pagamento di una fattura alla Dusty, attraverso la quale la ditta avrebbe erogato l’ultima mensilità del 2017 ai lavoratori.
Schivato per un soffio lo spettro del caos rifiuti, dunque, in una città che comunque già in pochi giorni di lavoro erogano con poca regolarità, per via delle assemblee e dello stato di agitazione, ha manifestato qualche problema di pulizia, con l’immondizia rimasta esposta accanto alle abitazioni anche nelle vie principali, dove i miasmi annunciavano la presenza dei rifiuti prima ancora di essere avvistati. Tuttavia una volta conclusasi l’assemblea, i lavoratori riprendevano la raccolta e la pulizia, badando anche a ritirare i rifiuti al di là del calendario porta a porta, che nel frattempo erano rimasti in sosta, proprio per liberare più rapidamente le strade dai sacchetti.