
Ventiseiesima edizione dell’iniziativa dell’Archeoclub “Chiese aperte”
Sabato 10 ottobre avrà luogo la manifestazione “Chiese aperte”. Un’iniziativa, che a livello nazionale, è giunta alla XXVI edizione, dalla collaborazione dell’Archeoclub d’Italia e dalla CEI (Conferenza Episcopale). A Paternò, la chiesa che potrà essere visitata e conosciuta sotto diversi profili dall’artistico, allo storico, a quello religioso, è la chiesa di Santa Maria dell’Alto o meglio nota come chiesa della “Matrice” sulla Collina storica. L’iniziativa patrocinata dall’Archeoclub Hybla Major, dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Istituto Tecnico Economico “Giacchino Russo” di Paternò.
Si tratta di un’interessante presentazione di un programma di studi e di ricerche sulla basilica Santa Maria dell’Alto, che prenderà avvio già al mattino, dalle 10,00 alle 12,00, con una visita alla chiesa e ad una mostra sui tesori del capitolo. Nel pomeriggio dalle 17,30 una conferenza che toccherà diversi argomenti. Ai saluti da parte del parroco della chiesa di Santa Maria dell’Alto, don Salvatore Patanè, a quelli del presidente dell’Archeoclub Italia sezione Ibla Major Francesco Finocchiaro, a quelli della dirigente scolastica dell’ITE “Gioacchino Russo” Concetta Centamore, seguiranno gli interventi sulla “Storia del capitolo e della parrocchia” da parte del docente Antonio Arena e “Cenni storici sulla fabbrica” da parte dell’architetto Antonio Caruso.
Tra i relatori: la docente di Fisica dell’Università degli Studi di Catania, Anna Gueli, che si soffermerà sulla ricerca di laboratorio; lo storico Francesco Giordano invece si occuperà dei “Segni artistici ed epigrafici nella ricerca storica” e infine l’architetto Giuseppe Mirenda parlerà del rilievo come strumento di ricerca. Progetti come questo favoriscono una maggiore consapevolezza dell’importanza dei beni culturali del territorio, una conoscenza che dovrebbe indurre anche un modo opportuno di tutelarli.