Controlli nei confronti di tre venditori totalmente sconosciuti al fisco
Trecentosettanta chili di arance di provenienza non accertata, sono stati sequestrati a Paternò a tre venditori ambulanti del tutto sconosciuti al fisco: in pratica abusivi e irregolari. Ad operare il sequestro è stata la Guardia di finanza della Compagnia di Paternò e la Polizia locale paternese.
L’operazione rientra nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposti dalla Prefettura di Catania per la sicurezza della produzione agrumicola etnea.
I finanzieri, dopo un monitoraggio delle aree cittadine interessate dalla vendita ambulante di frutta, hanno individuato in corso Italia tre operatori risultati “fiscalmente inesistenti” che, senza alcuna autorizzazione, avevano posto in vendita ottime arance a prezzi convenienti. Gli interventi delle fiamme gialle e dei Vigili urbani, sono stati orientati a contrastare le diverse forme di illegalità legate alla vendita di arance di dubbia provenienza, probabilmente anche da furto.
Sequestrati, come detto, 370 chili di prodotti agrumicoli privi di tracciabilità. Applicate sanzioni amministrative connesse all’occupazione abusiva di pubblica strada, mentre la Guardia di Finanza, nell’ambito delle competenze di Polizia economico-finanziaria, ha contestato ai tre ambulanti, totalmente sconosciuti all’erario, gravi violazioni di natura tributaria, tra le quali la mancata installazione del misuratore fiscale.
I controlli interforze per la repressione del fenomeno dell’illecito commercio di prodotti agrumicoli di presumibile provenienza furtiva, proseguiranno anche nei prossimi giorni.