Protagonista Antonio Di Grado, direttore letterario della “Fondazione Sciascia”
Nuovo appuntamento online con la rassegna culturale del Comune di Paternò, “Sintonie simetine”, domani – sabato 16 gennaio 2021 – con inizio alle 9, in modalità “Prima visione” sulla pagina ufficiale Facebook del Comune. Si tratta della proiezione dell’interessantissimo dibattito di fine dicembre, non ancora trasmesso, promosso dalla rassegna curata dal giornalista Salvo Fallica in sinergia con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Mario Rapisardi” di Paternò: “Da Giovanni Verga a Leonardo Sciascia. Viaggio nella storia della letteratura”, conversazione con Antonio Di Grado.
È un viaggio nella storia della cultura italiana ed europea con protagonista un autorevole italianista, qual è Di Grado, che “sciascianamente” palando, è un intellettuale: un libero pensatore, critico letterario, saggista, scrittore. Un intellettuale che analizza la realtà attraverso gli strumenti culturali non per piegarli ad una visione dogmatica, ma per capire e far capire. Così nella sua molteplice e poliedrica attività di studioso, così nel suo impegno da direttore letterario della Fondazione Sciascia, così nel suo ruolo di intellettuale impegnato nel sociale.
Antonio Di Grado è stato professore ordinario di letteratura italiana contemporanea all’Università di Catania. È fra i massimi studiosi di scrittori del calibro di De Roberto, Vittorini, Brancati e Sciascia (solo per citarne alcuni). Non ama le classificazioni ma l’arte della creatività, non a caso un suo modello è un calciatore il cui dribbling ubriacante e la sua andatura a zig zag sono rimaste nella storia del calcio: il brasiliano Garrincha. Il suo è un modello di conoscenza obliquo ed avvolgente, creativo, che vuol capire più che schematizzare.
Nel dibattito vi sono gli interventi del dirigente scolastico dell’Istituto “Mario Rapisardi” Luciano Maria Sambataro, del sindaco di Paternò Nino Naso e della prof.ssa Angela Rita Pistorio (Liceo Classico “M. Rapisardi” di Paternò). Il dibattito è stato moderato e coordinato dal giornalista Salvo Fallica. Il lavoro di regia e montaggio è stato curato da Luigi Ciliberto.