L’assessore Valentina Campisano: «Pronuncia importante per la città, chiamata ancora una volta a non voltarsi dall’altra parte»
Esprime soddisfazione per l’esito del processo scaturito dall’operazione “The end”, che ha visto 12 condanne per appartenenti al clan paternese Assinnata, l’amministrazione comunale paternese che ha diramato una nota affidta all’assessore agli Affari legali, Valentina Campisano, che compendia il sentire di tutta la giunta. Una sentenza che ha preceduto di poco la giornata nazionale del ricordo delle vittime delle mafie.
«In occasione della giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime della mafia, non posso non accogliere con grande soddisfazione la sentenza che ha chiuso il processo “The end”, con la condanna definitiva degli esponenti di spicco del clan Assinnata – dichiara Valentina Campisano –. È una pronuncia importante per la nostra città, chiamata ancora una volta a non voltarsi dall’altra parte e ad affrontare con forza e coraggio il problema della criminalità. Il Comune si era costituito parte civile nel processo e andrà avanti con tutte le azioni necessarie per recuperare le somme dovute a titolo di risarcimento del danno. Al momento la sentenza – precisa l’Assessore – ha disposto solo una provvisionale pari a 10 mila euro, ma l’intento è quello di proseguire con l’azione legale al fine di ottenere il risarcimento integrale del danno subito dalla città, con l’obiettivo di investire le somme recuperate in azioni concrete sul fronte della legalità».
La vicenda risale al febbraio del 2016, quando i Carabinieri della Compagnia di Paternò dopo scrupolose indagini sono riusciti ad incastrare con l’operazione “The end” quattordici presunti appartenenti alla cosca Assinnata, costola della famiglia catanese dei Santapaola. I reati, loro contestati, vanno dall’associazione mafiosa, all’estorsione fino al traffico di stupefacenti.