L’uomo è stato brutalmente aggredito da due soggetti, che occupavano il posto riservato ai diversamente abili
Nel pomeriggio dell’1 dicembre scorso, in via Isole Eolie a Paternò, un uomo di 44 anni affetto da sordità, solo per aver reclamato il diritto sancito dalla legge di poter usufruire del posto riservato ai disabili, occupato in quel momento da un’autovettura di un normodotato, due soggetti lo hanno brutalmente aggredito mandandolo in ospedale.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la vittima, dopo avere atteso per oltre 15 minuti, era riuscito finalmente a parcheggiare la macchina quando, avvicinato al finestrino dalle due persone che avevano occupato il posto, ha espresso loro il proprio disappunto provocando negli interlocutori una reazione violenta.
Oltre a minacciare il diversamente abile, uno dei due aggressori con bambino in braccio – si vede dal video – gli ha impedito di scendere dall’auto sbattendogli più volte contro la portiera. Lo stesso, appena lo ha visto in piedi fuori dall’auto vi si è poi scagliato contro colpendolo al volto con un pugno.
La legittima reazione del poveretto non ha fatto altro che scatenare la furia degli assalitori che hanno iniziato a picchiarlo crudelmente colpendolo indistintamente con schiaffi, pugni e calci fino a lasciarlo in terra sanguinante.
La vittima, trasportata in ambulanza all’Ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò, è stato visitato e curato dai medici del pronto soccorso che gli hanno diagnosticato una “ferita lacerocontusa alla regione sopraciliare nonché una frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa proprie del naso”. Lesioni giudicate guaribili dal personale sanitario in 45giorni.
Del reato si sono occupati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò i quali, acquisita la denuncia della vittima, hanno svolto gli opportuni approfondimenti investigativi che hanno consentito di dare un volto agli aggressori: i paternesi T.M. di anni 45 e S.M. di anni 34, già gravati da precedenti di polizia, che denunciati all’Autorità Giudiziaria dovranno rispondere di lesioni personali aggravate.