La Biblioteca comunale riapre al pubblico dopo la pandemia
Riprende, in presenza di pubblico, dopo la pandemia da covid-19, l’iniziativa culturale “Sintonie Simetine Dialoghi ai piedi dell’Etna” promossa dal Comune di Paternò e coordinata dal giornalista Salvo Fallica. Dopo la parentesi con i dibattiti culturali online, venerdì 26 giugno presso la Biblioteca comunale di Paternò “G.B. Nicolosi”, con inizio alle ore 18, si terrà l’incontro con la scrittrice siciliana Maria Attanasio che presenterà “Lo splendore del niente e altre storie”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Nino Naso e dell’assessore alla Cultura Rosanna Natoli, interverrà, insieme all’autrice, la giornalista Mary Sottile; coordina e modera Salvo Fallica.
Il ritorno degli eventi di letteratura con il pubblico in presenza era molto atteso, e si è scelto di puntare su un tema culturale ed etico di notevole valenza: “Letteratura e libertà, ritratti di donne coraggiose e ribelli nella Sicilia del Settecento”. Il dialogo con Maria Attanasio, nota per l’originalità dei contenuti, per lo stile della sua narrativa e della sua produzione poetica, partirà dal nuovo libro edito da Sellerio. “Lo splendore del niente ed altre storie” è un testo molto interessante e di notevole valore, un libro composto da una serie di racconti che narrano di figure di donne coraggiose e ribelli del Settecento. Figure di donne in gran parte sconosciute e dimenticate dalla Storia, che Maria Attanasio con la vivida energia della sua scrittura fa rivivere. Figure femminili che hanno avuto il coraggio di fare scelte controcorrente e non si sono piegate ai diktat sociali ed ai luoghi comuni.
Si pensi alla donna che scelse di fare la contadina dopo aver perso il marito, e che decise di lavorare per automantenersi. Una scelta che rompeva ogni schema, e dimostrò la coerenza della sua decisione coraggiosa persino davanti al Tribunale dell’Inquisizione. Maria Attanasio racconta donne del popolo e dell’aristocrazia, persone che hanno rivendicato la loro autonomia, anticipando di secoli la modernità. Molte di queste storie vere la Attanasio le ha scoperte negli archivi della sua Caltagirone. Poche righe che rischiavano di perdersi nell’oblio della dimenticanza. La narratrice su quelle righe con la sua fantasia narrativa vi ha scritto racconti di alto valore culturale, storico, sociale e morale.