In attesa della decisione del Tar sul destino della struttura di assistenza “S. Bellia”, il sindaco Nino Naso incontra informalmente i lavoratori
Nel pomeriggio di ieri il primo cittadino di Paternò Nino Naso ha visitato la struttura della Casa di ospitalità Salvatore Bellia di Paternò. Si è trattato di un incontro informale con il quale il sindaco ha inteso manifestare la propria vicinanza alla trentina di operatrici che prestano il loro servizio lavorativo all’interno della casa di assistenza e che non vedono riconosciuto il diritto alla retribuzione se non in maniera singhiozzante e scarsa: le mensilità arretrate di cui risultano creditrici sono a tutt’oggi ben 39.
All’interno della struttura che un tempo accoglieva un gran numero di anziani, oggi sono rimasti solo 23 assistiti, un numero esiguo rispetto al numero di operatori impiegati. Una situazione davvero difficile quella lamentata, che per la sua risoluzione occorrerà prima attendere l’esito della decisione del Tar, fissata all’inizio di ottobre, che stabilirà se il Salvatore Bellia sia di pertinenza comunale o regionale. Il sindaco, da tempo vicino alla giusta causa degli impiegati, ha assicurato che anche su questo fronte sarà pronto a battersi perché la Casa di ospitalità venga difesa a vantaggio della città di Paternò e con essa vengano difesi i diritti di quanti vi lavorano.