Bando per efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici, rivolto ai proprietari di imbarcazioni
La tutela marittima passa anche dalla riduzione delle sostanze inquinanti. Per questo motivo, in Sicilia, sono stati stanziati 3,1 milioni di euro. Il Dipartimento della Pesca Mediterranea dell’assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca della Regione Siciliana ha pubblicato il bando di attuazione della Misura 1.41 (efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici) del programma operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-20. Il bando contempla la possibilità di 3,1 milioni di euro, di cui 2,4 milioni per investimenti destinati ad attrezzature di bordo per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, ed i restanti 657 mila euro per la sostituzione di motori principali ed ausiliari dei natanti.
Un’attenzione verso un settore molto delicato per l’eco-sostenibilità. Mari pescosi necessitano forse più di altri di una regolamentazione e politiche miranti alla tutela, come spiega lo stesso dirigente generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea Dario Cartabellotta: «Nell’ambito della strategia Europa 2020 e dell’obiettivo dell’Unione europea per promuovere una pesca sostenibile, questa misura mira a favorire, mediante agevolazioni, il miglioramento della classe energetica delle unità da pesca mediante la sostituzione o l’ammodernamento dei motori principali ed ausiliari delle imbarcazioni con benefici per l’ambiente e l’aumento dell’efficienza delle stesse unità».
Investimenti dunque, inerenti la blue economy, l’utilizzo insomma di attrezzi e motori per natanti che non nuocciano o a bassissimo impatto ambientale in modo che non si alterino minimamente le condizioni marittime. In questo quadro è importante il coinvolgimento dei pescatori e l’indirizzo verso un’attività praticata nel rispetto degli ecosistemi e della tipologia del pescato.
Possono usufruire di quest’aiuto i proprietari d’imbarcazioni, ma per una volta soltanto per il medesimo peschereccio. L’imbarcazione interessata al contributo, inoltre, deve risultare iscritta al Registro comunitario e in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Siciliana alla data di pubblicazione del bando.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 13 marzo 2017. Possono essere sostituiti grazie a questi aiuti gli attrezzi obsoleti e non più adatti ad un tipo di pesca fatta nel rispetto di alcuni criteri, la sostituzione di motori e a maggiore efficienza energetica, tutte misure orientate a ridurre le emissioni di gas serra e altri inquinanti.
Si sofferma dettagliatamente sul provvedimento anche l’assessore all’Agricoltura e alla Pesca, Antonello Cracolici: «Con la pubblicazione di questo ultimo bando, in pochi mesi siamo riusciti a stanziare quasi la metà dei 120 milioni di euro di fondi Feamp disponibili per la programmazione 2014-20. Abbiamo impresso criteri nuovi per favorire l’innovazione in tutto il comparto ed in particolare nella piccola pesca costiera siciliana che rappresenta la più importante flotta d’Italia – conclude Cracolici. Stiamo scommettendo su un profondo rinnovamento di tutto l’indotto della blue economy, in mare e a terra, incentivando lo sviluppo delle nuove tecnologie nella trasformazione, nuovi investimenti sull’acquacoltura e orientando risorse comunitarie per rafforzare la tracciabilità del pescato siciliano, la ricerca e l’aggregazione tra i pescatori».