Al termine dell’ultima attività di qualche settimana addietro, abbiamo visitato il sito con il geologo Orazio Caruso. VIDEO INTEGRALE IN FONDO ALLA PAGINA
Pare che siano presenti dall’epoca quaternaria, sorte in concomitanza con il vulcano Etna, le Salinelle non smettono di affascinare e attirare turisti e studiosi da tutto il mondo. Lo spettacolo delle Salinelle di Paternò, anche quando non è intenso, conserva un fascino unico. Siamo andati personalmente ad osservare il fenomeno, in questo momento in un’apparente quiete, dopo la fase di emissione di acqua e fango delle scorse settimane. Ci siamo recati alle Salinelle dei “Cappuccini” insieme al geologo Orazio Caruso, che ci ha spiegato i fenomeni. Attualmente le manifestazioni sono di bassa intensità.
Abbiamo realizzato uno speciale, che nella versione integrale si può vedere nel link sotto. Nel video che apre questo articolo, invece, un estratto del servizio.
«Le Salinelle di Paternò, quelle denominate dei “Cappuccini”, – ha spiegato il geologo Caruso – le Salinelle del fiume in contrada Salinelle e quelle del vallone salato di San Biagio sono i tre geositi, istituzionalizzati dalla Regione, che hanno valenza mondiale».
Tra informazioni scientificamente acclarate e consuetudine popolari e usi empirici delle Salinelle, sono emerse anche delle notizie abbastanza inedite: da una ventina di giorni, attorno alle bocche sono state rinvenute delle particelle sedimentate di petrolio, una novità soprattutto per l’area delle Salinelle dei “Cappuccini”.