“La salute pubblica non può continuare ad essere ignorata”. Nessun amministratore di Belpasso ha firmato la petizione
In alcune zone di Piano Tavola, frazione di Belpasso, l’aria è irrespirabile e i cittadini, dinanzi ad un immobilismo amministrativo a tutti i livelli, si attrezzano in proprio. Ben 345 le firme che ad oggi sono state raccolte con una petizione online (tramite la piattaforma “Change.org” clicca qui per firmare) per porre fine al progressivo aumento dell’inquinamento nel territorio pianotavolese. Durante gli ultimi tre anni la presenza degli insediamenti industriali ha generato la dispersione aerea di agenti inquinanti, potenzialmente dannosi per la salute degli abitanti che si chiedono se l’aria che respirano sia nociva o no. Per rispondere a questa domanda i cittadini hanno indetto la petizione, trasmessa anche all’ Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) sede territoriale di Catania, all’Azienda sanitaria provinciale di Catania ed al sindaco di Belpasso Daniele Motta.
La petizione è stata pubblicizzata sul gruppo Facebook “Piano Tavola e dintorni” dall’amministratore pianotavolese Giovanni Maugeri. Gli iscritti, dopo aver firmato, hanno condiviso la petizione sui propri profili social, inserendo l’hashtag #PianoTavolanonmeritaquesto, in modo da attirare l’attenzione di tutti quei contatti che non fanno parte del gruppo Facebook. I cittadini chiedono che vengano eseguiti monitoraggi ed analisi mediante l’installazione di specifiche stazioni di rilevamento della qualità dell’aria fisse e mobili. In più, vi è la necessità di controlli e interventi volti alla risoluzione della problematica legata ai miasmi (odore malsano dato dalle sostanze organiche in decomposizione) ed alla tutela della salute pubblica.
L’unico monitoraggio Arpa è stato effettuato lo scorso 20 febbraio su sollecitazione del Movimento Cinque Stelle all’interno del cortile di un grande complesso condominiale di Piano Tavola, che conta più di duecento residenti. Purtroppo, i risultati dati dai campioni d’aria si sono fatti attendere più del previsto ed è per questo che, dopo ben cinque mesi, l’amministratore del condominio Giovanni Maugeri ha richiesto un accesso agli atti per conoscerne i risultati. Subito dopo Arpa ha dichiarato che avrebbe effettuato un nuovo controllo ad inizio settembre poiché i campioni presi a febbraio non erano validi a causa di inconvenienti tecnici. Ad oggi Arpa non ha ancora mantenuto l’impegno assunto preso ed è per questo motivo che i cittadini hanno lanciato la petizione online.
A tal proposito, abbiamo contattato Giovanni Maugeri, che ha dichiarato: «La nostra petizione è stata protocollata, abbiamo raggiunto grandi risultati in poco tempo e speriamo di ricevere una risposta entro trenta giorni altrimenti procederemo civilmente da soli. Ciò che mi stupisce è che nessun membro dell’amministrazione abbia accolto la petizione firmandola. Stiamo pensando di richiedere un risarcimento danni in quanto noi che viviamo in questa porzione di territorio accusiamo molestie olfattive all’interno delle nostre abitazioni, invivibili in diversi momenti della giornata. In tutto ciò non è da sottovalutare la presenza di enormi discariche a pochi passi da noi. Ora basta. Abbiamo il diritto di respirare aria e non gas nocivi. Da oltre due anni segnaliamo al sindaco ed alla sua amministrazione questo increscioso problema senza aver mai ottenuto risultati concreti. Alcuni cittadini hanno riscontrato: bruciore agli occhi, mal di testa, difficoltà respiratorie ed irritazione alla gola».
Nel frattempo, in attesa di un ulteriore controllo da parte di Arpa, pochi mesi fa è stato fatto un altro passo avanti per fronteggiare la situazione grazie alla deputata regionale pentastellata belpassese Gianina Ciancio. L’agglomerato urbano ed industriale di Belpasso è stato inserito in un sistema speciale di monitoraggio di Arpa chiamata Nose, ossia una Web App nata per segnalare le molestie olfattive in forma anonima. In merito a ciò, abbiamo chiesto a Giovanni Maugeri quanto l’App sia utile per segnalare i problemi: «Durante le ultime settimane ci siamo resi conto che abbiamo effettuato più segnalazioni noi che coloro che vivono vicino agli stabilimenti petroliferi del siracusano o nelle zone adiacenti alle discariche a Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Purtroppo Piano Tavola ha questo triste primato».
Insomma, lunghe attese, poca concretezza e nessun aiuto da parte delle autorità competenti. Sulla vicenda, abbiamo tentato di contattare telefonicamente anche il primo cittadino di Belpasso, Daniele Motta, ma non siamo stati in grado di raggiungerlo. Restiamo, comunque, in attesa di una sua replica.