Auto abbandonate in strada, rifiuti, scritte: i cittadini, rimettendoci di tasca, eliminano alcuni motivi di degrado
“Anno nuovo e problemi vecchi”, questo slogan perfetto per il titolo di un film, si riferisce, in realtà, alla frazione di Piano Tavola che anche per quest’anno dovrà far fronte a diverse situazioni spiacevoli. I motivi di pericolo e degrado riscontrati, soprattutto durante l’anno che ci siamo lasciati alle spalle e che si ripropongono anche nel 2020, sono diversi: auto abbandonate, spazzatura, sterpaglie nei luoghi pubblici, scritte che deturpano strade e spazi verdi comunali. Piano Tavola è un centro abitato diviso in quatto comuni che conta cinquemila abitanti, inglobato per oltre la metà nel territorio di Belpasso che ne costituisce il riferimento più importante.
Da tempo tanti pianotavolesi lamentano lo stato di abbandono del territorio e la distanza delle istituzioni comunali, misurata non solo in chilometri. Un gruppo di cittadini attivi si è ritrovato in un gruppo Facebook con l’intento di “amministrarsi” da sé e contribuire a risollevare Piano Tavola. Il gruppo tende ad informare i residenti e ad avviare una serie di azioni per eliminare il degrado e migliorare il territorio. I cittadini hanno realizzato diverse iniziative di bonifica rifiuti e di scerbamento.
A dicembre sono scesi per le strade muniti di tutto il necessario per partecipare all’iniziativa intitolata “puliamo il nostro quartiere”. In più, per favorire lo svago in sicurezza dei più piccoli, sono stati collocati dei giochi presso i parchi di via Giuseppe di Vittorio e via Rocco Chinnici. Si tratta di tre parchi vicini che circondano un grande complesso condominiale. I residenti hanno investito risorse proprie anche per la realizzazione di iniziative culturali e di sensibilizzazione.
Inaugurata, in via Giuseppe Di Vittorio, la “little free library” destinata allo scambio di libri, mentre lo scorso 25 novembre, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne” è stata tinteggiata ed inaugurata una panchina rossa con una targa, a spese dei cittadini. Nemmeno un solo centesimo è uscito dalle casse comunali. Ciononostante, il lavoro dei volontari non basta in assenza di telecamere di sorveglianza e di sostegno, anzitutto economico, da parte dell’autorità comunale.
Vi sono, infatti, questioni che non si possono risolvere autonomamente perché richiedono l’intervento dell’ente pubblico, come la presenza di autovetture abbandonate. In qualche caso sono stati individuati i proprietari, che le hanno rimosse, ma altre restano sulla pubblica via. A nulla sono valse, sino ad oggi, le segnalazioni al Comune: le macchine restano pericolosamente abbandonate in diversi punti di Piano Tavola, costituendo una fonte di degrado. Per l’ente pubblico la rimozione comporterebbe un costo ed, ad oggi, il comune non ha previsto una convenzione con una società specializzata nel recupero e deposito dei veicoli.
Il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, ha replicato all’articolo: LEGGI LA REPLICA DEL SINDACO