L’impatto mortale avvenne in via De Gasperi a Santa Maria di Licodia. Imputati il conducente del mezzo e un funzionario comunale licodiese
Udienza preliminare, ieri al Tribunale di Catania, nel processo per la morte del 22enne Carmelo Bulla, l’adranita che perse la vita nella notte fra il 31 ottobre ed il primo novembre del 2017 in via De Gasperi a Santa Maria di Licodia, per le ferite riportate in un incidente autonomo. Il processo vede imputato per omicidio colposo il giovane adranita Salvo Ciadamidaro (difeso dall’avvocato Salvo Catalfo) che era alla guida del mezzo, e – per concorso in omicidio colposo – il funzionario del Comune di Santa Maria di Licodia Gaetano Giuffrida (ex caposettore dell’Ufficio Tecnico Comunale), difeso dall’avvocato Vittorio Lo Presti.
Per quest’ultimo è stata chiesto ed ottenuto lo stralcio, con rinvio al 4 giugno, per la presentazione di documenti utili a individuare il responsabile del tratto di strada su cui avvenne l’incidente. Per la posizione di Ciadamidaro, l’avvocato Caltalfo ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. La sentenza è stata fissata per il 18 giugno. Nel corso dell’udienza di ieri si è svolta la discussione delle parti. Ha parlato sia il pubblico ministero, sia l’avvocato Catalfo che ha sottolineato la carenza della segnaletica stradale, definita non idonea allo stato dei luoghi, che avrebbe confuso il guidatore. La velocità, ha sottolineato il legale, è stata stimata in 55 chilometri orari dal consulente della Procura.
L’impatto avvenne alle 3:13 della notte di Halloween. Salvo Ciadamidaro e Carmelo Bulla stavano facendo ritorno a casa da una festa, a bordo di una Fiat Punto. Alla curva di via De Gasperi (definita per la sua pericolosità “curva della morte”), al confine fra Licodia e Biancavilla, l’auto si schiantò contro un muro in cemento armato.
Carmelo Bulla spirò poche ore dopo nella Rianimazione dell’ospedale “Garibaldi” di Catania. Ciadamidaro venne ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Cannizzaro” con un politrauma. Le sue condizioni migliorarono sino alla completa guarigione. Sulla pericolosità di quel tratto di strada, Yvii24, prima del drammatico incidente costato la vita al 22enne, realizzò diversi articoli che sono stati presentati in giudizio dalla difesa di Ciadamidaro.