In un appezzamento di terreno aveva impiantato 140 arbusti di cannabis. Sequestrati complessivamente 4 chili di “erba”
Un 53enne pregiudicato è finito in manette a Ragalna ad opera dalla Polizia di Stato per coltivazione, produzione e detenzione finalizzata allo spaccio di marijuana nonché furto di energia elettrica. Si tratta di Carmelo Licari, catanese, che aveva messo in opera in un appezzamento di terreno delle campagne di Ragalna una coltivazione di marijuana. Effettuati preliminari accertamenti, gli uomini della Squadra mobile hanno avviato una mirata attività di osservazione finalizzata al controllo dell’appezzamento di terreno. Accertata la presenza di Licari, i poliziotti hanno provveduto al suo arresto.
La perquisizione eseguita all’interno del fondo ha consentito di individuare un vano sotterraneo, adibito a serra, dove venivano rinvenute e sequestrate 140 piante del tipo cannabis in fase di crescita, sostanza stupefacente già essiccata del tipo skunk (varietà di cannabis) per un peso complessivo di un chilo nonché materiale per la coltivazione dello stupefacente.
Le piante venivano coltivate grazie ad un impianto di areazione con un sistema di ventole per il ricambio dell’aria, all’utilizzazione di diverse lampade alogene in alluminio, complete di paraluce necessarie per il riscaldamento, fertilizzanti, ed altro. Veniva, altresì, accertata la presenza di un’apposita area adibita all’essiccazione e stagionatura della marijuana.
Da un controllo eseguito con l’ausilio di tecnici Enel, si accertava che era stato realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica per l’illuminazione della serra. Contestualmente, ad esito di altra perquisizione eseguita in un altro appezzamento di terreno, sempre a Ragalna e sempre di proprietà di Licari, sono state rinvenute e sequestrate 3 piante del tipo cannabis, per un peso complessivo di 3 chili. Espletate le formalità di rito, il pregiudicato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.