Rilevazione Demopolis: il candidato M5S al 35%, il rivale del cds al 34. Micari staccato spera nel ritiro di Fava
E alla fine Saro Crocetta, forte del fallimento di cinque anni di governo, si ritira. Era, in pratica, l’ultima onorevole chance per il presidente uscente per poter, almeno a parole, continuare a illustrare improbabili successi sui cinque anni trascorsi a Palazzo d’Orleans. Il suo Megafono convergerà sul rettore di Palermo Fabrizio Micari (Pd, Ap e altri), che ha come sponsor di peso il sindaco del capoluogo di regione Leoluca Orlando. Dopo il ritiro di Crocetta, Micari conta adesso anche su quello di Claudio Fava (Mdp, Sinistra Italiana e Rifondazione) per tentare una rincorsa più agile. Di oggi la pubblicazione, sul quotidiano “La Sicilia, dell’ultimo sondaggio in cui la battaglia, al momento, sembra un duello Centrodestra contro Movimento 5 Stelle, ovvero Nello Musumeci (Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia, Udc, Autonomisti, Cantiere popolare, Noi, Cdu, Idea Sicilia) vs Giancarlo Cancelleri (il solo M5S). Per il sondaggio, al momento, l’ex presidente della Provincia regionale di Catania sarebbe al 34%, mentre il leader grillino isolano al 35. Micari distanziato al 22%, Fava al 6. Gli altri, Busalacchi, Fiumefreddo, La Rosa, Loiacono, Pinsone raccoglierebbero tutti insieme non più del 3%.
Sondaggio Demopolis per “La Sicilia” (Vai al sondaggio)
Giancarlo Cancelleri (M5S) 35%
Nello Musumeci (Centrodestra) 34%
Fabrizio Micari (Pd, Ap)
Claudio Fava (Mdp, Si, Rc) 6%
Altri 3%
(Vittorio Sgarbi; Antonio Fiumefreddo; Franco Busalacchi; Roberto La Rosa; Piera Maria Loiacono; Lucia Pinsone)
Dunque, per Micari riunire il cartello di centrosinistra diventerebbe indispensabile per avvicinare il duo che i sondaggi (non solo quello di Demopolis), a 60 giorni dal voto, danno in netto vantaggio. A favore del rettore giocano una campagna elettorale solo all’inizio nella quale potrà presentare programma e credibilità. E poi quell’area del non voto che si attesta al 54%! Una enormità: abbassarla di pochi punti significherebbe tutta un’altra elezione.
Se Musumeci e Cancelleri partono in vantaggio, con Micari che rincorre e Fava staccato, ben poca cosa sono destinati a raccogliere gli aspiranti presidenti fuori dai partiti nazionali: le regionali sembrano destinate ad essere solo passerella per Vittorio Sgarbi (Rinascimento e Mir), Antonio Fiumefreddo (Liberali), Franco Busalacchi (Noi Siciliani), Roberto La Rosa (Siciliani Liberi), Piera Maria Loiacono (Pli), Lucia Pinsone (Vox populi voluntas dei). Ma tutto ancora è possibile: dopo la presentazione delle candidature inizierà la corsa vera, e solo in quel momento galopperanno solo i cavalli di razza. Solo dopo 5 anni, però, su di loro sapremo se cavalli di razza erano, o solo dei presuntuosi ronzini.