Dopo il terzo cambio di nave, la speranza adesso è in dei voli charter in partenza da Barbados
Si respira profumo di casa – seppur con cauta speranza – nella brezza marina che soffia sui pontili della nave da crociera con a bordo il croupier Riccardo Rapisarda di Adrano, che ormai da tanti mesi si trova costretto a dover vagare come un nuovo Ulisse nelle acque dell’oceano Atlantico settentrionale, a causa dell’emergenza Coronavirus che lo vede confinato su diverse imbarcazioni della Royal Carribbean, impossibilitato a fare ritorno nella sua amata Sicilia dove ad attenderlo c’è tutta la sua famiglia. Dopo il trasferimento degli scorsi giorni dalla nave degli orrori “Oasis of the seas” – divenuto focolaio Covid-19 al largo delle coste di Miami – alla “Majesty of the Seas”, che li avrebbe dovuti condurre in Inghilterra con una traversata dell’oceano lunga una quindicina di giorni, nelle scorse ore il nostro connazionale è stato nuovamente trasferito su una nuova imbarcazione della compagnia, la “Freedom of the Seas”, con una nuova meta: Bridgetown, capitale di Barbados.
Qualche giorno fa, si era levato alto il malcontento degli occupanti della “Majesty of the Seas”, a seguito dell’ennesimo rinvio nella partenza della nave verso l’Europa (rileggi l’articolo). In quell’occasione, la compagnia aveva informato i passeggeri della possibile presenza di una serie di voli charter che li avrebbero condotti in Europa. Oggi, infatti, questa speranza accesa dal capitano della nave, sembrerebbe essere l’ipotesi di rimpatrio più accreditata. Seppur ancora i passeggeri della nave non sono in possesso dei biglietti utili a poter prendere il volo verso casa, le notizie che circolano a bordo sono quelle di diversi voli in partenza dalla capitale di Barbados tra sabato e lunedì prossimi, diretti a Londra-Heathrow. E dare speranza che questa possa essere la volta buona per il rientro, anche la storia Instagram pubblicata questo pomeriggio da Riccardo, che immortala una grande scia lasciata nel mare dalle eliche della “Freedom” come metafora di un voler navigare verso nuove mete, verso porti sicuri, che profumano di famiglia, lasciando alle spalle una disavventura da non rivivere mai più nella propria vita.