In merito all’articolo pubblicato sulla testata giornalistica di Yvii24 in data 8 gennaio, circa la ‘tiratina di orecchie’ da parte del Commissario ad Acta, che impone l’obbligo di approvare il bilancio di previsione esercizio 2021-2023 entro trenta giorni dalla data dell’avvenuta convocazione dell’Adunanza, si chiarisce quanto segue.
Innanzi tutto occorre mettere in chiaro che l’azione esercitata da parte dei consiglieri comunali che hanno votato per il rinvio della seduta di consiglio comunale per il giorno 5 gennaio 2022 è sancita dalle norme regolamentari vigenti; gli stessi consiglieri comunali in sede di discussione in Aula, e ancor prima di formulare la proposta di rinvio della seduta, hanno evidenziato delle discordanze, e di taluni errori, tra le delibere di G.M. e il documento unico di programmazione (DUP). Prova ne è che nella seduta di prosecuzione del 5 gennaio u.s., è stato proposto un ulteriore rinvio dell’Adunanza fissata per il giorno 20 gennaio p.v. al fine di permettere alla G.M. di provvedere con ulteriori atti amministrativi ad effettuare le dovute correzioni.
Quindi, in buona sostanza, i consiglieri comunali che hanno proposto la seduta di rinvio del consiglio comunale hanno esercitato il loro potere di controllo sull’attività della Giunta Municipale sancito dall’art. 26 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale. Alla luce di quanto sopra esposto, ne consegue, che neanche il Commissario ad Acta, nominato per l’attivazione della procedura prevista dall’art. 109 bis dell’O.R.EE.LL., avrebbe potuto approvare il bilancio di previsione esercizio finanziario 2021 – 2023.
F.to i consiglieri comunali Nicolosi Giuseppe, Capace Angelo, La Delfa Antonino, Rizzo Mirella, Massara Pina, Buttò Giovanni.
La controreplica di Yvii24
In riferimento alla nota dei consiglieri, ci preme precisare quanto segue. Questa testata, attraverso l’articolo contestato dal titolo “S. M. di Licodia. Commissario ad Acta diffida consiglio comunale ad approvare il bilancio” (rileggi l’articolo) ha raccontato dei fatti supportati da un documento ufficiale inviato dal commissario ad acta ai singoli consiglieri comunali licodiesi. Lo stesso documento, risulta essere frutto dell’applicazione di una normativa regionale in materia di approvazione dei bilanci degli enti comunali. Altresì, abbiamo sin dalla nascita di Yvii24 – e nello specifico sulla vicenda “bilancio licodiese” – garantito il contraddittorio tra le parti, riportando attraverso i nostri articoli, anche quanto di “irregolare” ci sarebbe nel documento economico finanziato dalla nuova opposizione consiliare, trascritto nella nota odierna. Il nostro ruolo è e rimarrà sempre quello di raccontare quanto accade sul territorio, applicando la regola cardine della nostra professione, ovvero quella della “verità sostanziale dei fatti”. Non facciamo politica e non ci interessa farla, ma abbiamo il diritto dovere di raccontare le notizie con imparzialità, nel rispetto dei nostri “unici padroni: i lettori”. Il termine “tiratina di orecchie” presente nell’articolo pubblicato negli scorsi giorni, che forse oggi non va giù ai consiglieri, fa parte del modo di scrivere e di raccontare le vicende proprio del giornalista che redige l’articolo, che non può e non deve essere modellato a piacimento del destinatario dell’articolo.
F.to il giornalista Luca Crispi