Una dura tirata d’orecchie è giunta da parte del commissario ad Acta Daniela Leonelli nei confronti del civico consesso di Santa Maria di Licodia che, ancora oggi, non ha trovato la quadra per l’approvazione del bilancio di previsione 2021 del piccolo centro etneo. Il richiamo arriva, infatti, alla vigilia della scorsa seduta consiliare attraverso il quale si “diffida il Consiglio Comunale ad approvare il bilancio di previsione finanziario 2021/2023 nel termine massimo di trenta giorni dalla data dell’adunanza. Si avverte – si legge ancora nel documento – che il decorso infruttuoso del termine assegnato o la mancata approvazione del bilancio di previsione finanziario 2021/2023 e degli atti propedeutici connessi (DUP), comporterà, da parte della scrivente, l’immediata azione sostitutiva prescritta dal più volte richiamato decreto Assessoriale di nomina con la conseguente comunicazione al Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali per l’attivazione della procedura prevista dall’art. 109 bis dell’O.R.EE.LL”.
Dunque, tradotto in soldoni, la mancata approvazione del bilancio entro il termine ultimo del 29 gennaio 2022, potrebbe portare allo scioglimento del consiglio comunale ed alla successiva approvazione del documento finanziario per mano del commissario ad Acta Leonelli, il cui decreto di nomina è giunto al protocollo del comune licodiese lo scorso 3 gennaio. Intanto, ricordiamo, la prossima seduta consiliare utile per la trattazione del bilancio di previsione è stata già fissata per il 20 gennaio prossimo, dopo che lo scorso mercoledì si era assistito all’ulteriore rinvio del civico consesso. Chissà se lo spettro del “tutti a casa”, paventato dal commissario, non farà ritrovare in aula il bandolo della matassa, in una vicenda dal sapore prettamente politico, che ha visto emergere la nuova opposizione in un ultimo sussulto che giunge a pochi mesi dalla nuova tornata elettorale delle amministrative 2022.