Il sindaco di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò e la presidente del consiglio Maria Russo hanno voluto esprimere la propria vicinanza – ma anche la gratitudine per il suo operato – nei confronti di don Santo Salamone che su decisione del Vescovo Luigi Renna è stato traferito nella comunità ecclesiale di Pedara.
“Con molto disagio e sconforto, questa mattina, ho appreso che don Santino Salamone, dopo 12 anni di attività nella comunità licodiese, è stato trasferito nella parrocchia Santa Caterina di Pedara” ha detto il primo cittadino di Santa Maria di Licodis Giovanni Buttò. “Un fulmine a ciel sereno che ha lasciato disorientata tutta la cittadinanza che vedeva nel sacerdote licodiese un faro e un punto fermo a cui fare riferimento. Una comunità che ancora una volta viene stravolta da logiche a noi non note che rischiano di far prevalere lo sconforto. Un ringraziamento a nome mio e di tutta l’amministrazione va certamente a Don Salamone per quanto svolto nel nostro comune a favore dei più bisognosi e degli ultimi della nostra comunità. Santa Maria di Licodia gli sarà riconoscente anche se chiamato ad altra parrocchia. Tanti progetti sono stati realizzati durante il suo parrocato e molti altri erano in cantiere che spero non rimarranno nel cassetto. Mi auguro che tutto possa rientrare e che la comunità licodiese non rivive un altro radicale cambiamento che in un momento storico così difficile sarebbe deleterio”.
“Un sentimento di dispiacere pervade la comunità licodiese nell’apprendere la notizia del trasferimento del nostro parroco” ha aggiunto la presidente del consiglio comunale Maria Russo. “Sicuramente condivido tale sentimento aggiungendo il rammarico del non poter collaborare più negli anni a venire con una figura carismatica come quella di don Santino che tanto ha fatto per la nostra comunità. Non si può dimenticare il suo impegno per gli ultimi prima durante e dopo la pandemia; la sua capacità di recuperare le strutture parrocchiali; la sua dedizione per i ragazzini della parrocchia e tanto altro. Sicura di poter lavorare in sinergia anche con chi lo sostituirà nella guida della comunità parrocchiale – conclude la presidente Russo – non posso nascondere il rammarico per ciò che stiamo perdendo”.