Dal “c’eravamo tanto amati” ad “amministrazione sorda alle esigenze dei cittadini”. A Santa Maria di Licodia, il salto è stato breve. Parole di amarezza, sono infatti quelle raccolte ieri da Yvii24, che arrivano direttamente dall’ex capogruppo di maggioranza Pippo Nicolosi. Oggetto di contestazione, quanto avvenuto all’interno del consiglio comunale di qualche giorno fa che ha trattato – tra i vari argomenti – le tariffe Tari per i cittadini. Una serie di “pareri negativi” hanno infatti caratterizzato le varie proposte di agevolazioni sulla tariffa che erano state avanzate dallo stesso consigliere Nicolosi.
«Ho proposto alcune agevolazioni per alcuni caseggiati agricoli che si trovano fuori dal centro cittadino per ottenere un abbattimento totale della Tari – ha spiegato Pippo Nicolosi -, in quanto non producono nessun rifiuto urbano. Ho chiesto delle agevolazioni per i concittadini residenti possessori di immobili sia nel centro urbano che in zone rurali, divenendo soggetti passivi per 2 volte. Altro beneficio che chiedevo per i licodiesi era quello di sgravare dalla Tari le aree antistante alle aree commerciali che di fatto non producono rifiuti, in quanto lo stesso viene generato all’interno del negozio o del supermercato, già tassato. Infine chiedevo che si venisse incontro ad attività come tabaccai, bar, pasticcerie, cartolerie che avranno un beneficio di circa il 33% rispetto ad altre attività commerciali che verranno beneficiate maggiormente. La proposta era quella di portare questa percentuale fino al 50% attraverso fondi del bilancio comunale». Richieste, queste, che hanno ricevuto tutte il parere negativo dal responsabile del settore finanziario motivate dall’assenza in consiglio del responsabile del settore tecnico e dei revisori dei conti. Il consiglio, ha poi bocciato le proposte in assenza di un parere contabile favorevole. «L’assenza dei revisori, è un fatto grave in un consiglio che deve trattare argomenti economico-finanziari» conclude Nicolosi.
Tra le cose che non sono andate giù al consigliere Nicolosi, c’è anche la revoca della seduta consiliare inizialmente fissata per il 28 luglio scorso. «Nessuna norma statutaria né altra norma la regola» ha detto il consigliere licodiese. Un dibattito che sul finire del mandato di questa amministrazione “Mastroianni bis” sembra riaccendersi in aula e che potrebbe animare lo scenario politico licodiese sia all’interno del palazzo di città sia all’esterno, fino alle prossime elezioni amministrative di primavera 2022.