Il sindaco Totò Mastroianni: «Fiduciosi che tutto si risolva positivamente»
Sono due i cittadini originari di Santa Maria di Licodia che hanno contratto il Covid-19. Al paziente 1 di cui ha dato notizia la testata Meridionews (rileggi l’articolo) e che riguarda una persona che avrebbe avuto contatti con uno dei contagiati messinesi, si è aggiunto un paziente 2, una licodiese residente a Catania con nucleo familiare d’origine residente a Santa Maria di Licodia. Quest’ultima, avrebbe avuto dei contatti con il team di docenti di Agraria provenienti da un convegno a Udine, risultati poi positivi al Coronavirus.
Dopo alcuni giorni dal contagio, la paziente ha sviluppato la febbre facendo scattare il campanello d’allarme. Contattata l’Asp, sono state avviate le procedure necessarie per l’accertamento dell’eventuale positività al Coronavirus, confermata poi dal tampone tonsillare. La paziente, rimasta in isolamento nel proprio domicilio catanese, non avrebbe sviluppato i gravi sintomi conseguenza dell’infezione virale del Covid-19 e sarebbe già in fase di guarigione.
In autoisolamento precauzionale, a Santa Maria di Licodia, la rimanente parte di famiglia. Per loro bisognerà attendere quattordici giorni dall’ultimo contatto con il proprio familiare, affinché possa essere scongiurato l’eventuale contagio. Per i componenti di questo nucleo familiare, vengono applicate le misure previste dai protocolli ministeriali.
Abbiamo contattato il sindaco di Santa Maria di Licodia, Salvatore Mastroianni, che ci ha rilasciato una dichiarazione: «La ragazza, che ha eseguito un tampone ed è risultata positiva, non abita a Santa Maria di Licodia, ma a Catania da qualche anno. La famiglia è in quarantena per un fatto precauzionale perché si erano incontrati un sabato e una domenica precedente, circa 10 giorni fa. I genitori non hanno attualmente alcun sintomo. Ci sentiamo abbastanza sereni, attendiamo che trascorra il periodo di quarantena e siamo fiduciosi che tutto si risolva positivamente».