Nota del deputato regionale del gruppo Sicilia Democratica sulla Rete ospedaliera regionale
Intervento del vicepresidente del gruppo Ars “Sicilia Democratica”, Salvo Giuffrida, sulla Rete ospedaliera regionale. Lo pubblichiamo integralmente.
I parlamentari non sono burattini ma rappresentanti del popolo sovrano
Oggi stava per consumarsi un grave fatto politico orchestrato dal governo regionale: si tratta a tutti gli effetti di una forzatura che il governo regionale stava tentando di realizzare per ottenere l’approvazione “al buio” della Rete ospedaliera.
Preso atto di questa iniziativa, ho ritenuto opportuno abbandonare l’aula, insieme ai colleghi Cappello e Barbagallo, facendo mancare il numero legale, perché non consento di mortificare le prerogative parlamentari e le nostre funzioni di componenti della Commissione Sanità, preposta a svolgere un ruolo fondamentale in materia.
Sin dal mio insediamento, avvenuto in corso di svolgimento dell’attuale legislatura, ho cercato più volte di promuovere una necessaria interlocuzione con il governo regionale ai fini di una approvazione efficace e condivisa della Rete Ospedaliera, che tenesse conto delle esigenze delle strutture dislocate nel territorio regionale, oggetto prioritario delle mie battaglie politiche.
Durante il mio mandato istituzionale, ho intraprese concrete iniziative a tutela del presidio ospedaliero di Giarre, con ulteriore attenzione dedicata ai problemi di sicurezza e alla mancanza di attrezzature presso le strutture sanitarie, senza dimenticare la necessità di realizzare un piano effettivo di assunzioni nel settore: aspetti che avrei voluto far valere in sede di definizione del piano, attraverso una concertazione seria ed effettiva, considera la presenza di deputati componenti della Commissione (me compreso) subentrati in corso di legislatura e quindi non in grado di conoscere le varie tappe di predisposizione del piano.
Ciò non è stato possibile: anche in quest’ultima occasione avevo chiesto almeno 48 ore per studiare la documentazione della Rete ed esprimere un voto consapevole nell’esercizio delle mie funzioni!
Questa richiesta è stata disattesa, con la conseguente mia scelta personale, condivisa da altri colleghi, di far mancare il numero legale.
Resta evidente la grave condotta di questo governo che mortifica le prerogative dei parlamentari regionali, cercando di realizzare forzatura dirette ad ottenere approvazioni definite dai 4 amici di Crocetta, in assenza di una sana dialettica politica, fondata su dialogo, studio e interazione, che costituiscono i pilastri della democrazia.
Salvo Giuffrida
Deputato regionale