Non passano in consiglio comunale i 4 punti all’ordine del giorno. La maggioranza va sotto per l’assenza di due componenti
Hanno ricevuto l’alt dall’opposizione, lo scorso 31 dicembre, i quattro punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Santa Maria di Licodia, inerenti altrettanti debiti fuori bilancio da dover approvare entro l’anno appena conclusosi. Una maggioranza che aveva giocato la carta del “tutti assenti” durante la prima convocazione di venerdì scorso e che in seconda convocazione non può far altro che presentarsi anche se in inferiorità numerica. A giocare il “due di picche” – forse un po’ in anticipo rispetto alle sfide di poker che si sarebbero tenute durante il cenone della sera – sono stati i consiglieri Di Perna e Fazio (quest’ultimo ormai da qualche mese a sostegno della maggioranza) che hanno così servito su un piatto d’argento la rivincita a quell’opposizione che qualche sera prima si era vista respingere alcuni emendamenti al bilancio di previsione triennale.
Sette contrari (ovvero i 4 componenti de “La Scelta”, i 2 componenti di “Licodia Viva” e l’autonomista Francesco Rapisarda) contro 6 favorevoli (la maggioranza) sanciscono quindi la bocciatura di quasi 17 mila euro di debiti, relativi ad incarichi legali conferiti da passate amministrazioni, le cui sentenze sono state emesse nell’anno 2016. Ai legali chiamati a difendere l’Ente, veniva affidato l’incarico con il versamento di un acconto, da saldare solo a conclusione dell’iter procedurale. Debiti che pertanto non potevano essere inseriti nella massa debitoria del dissesto finanziario, al vaglio dei commissari, in quanto riferite a fatture emesse nell’anno che si è appena chiuso. A motivare il voto contrario, su richiesta del responsabile del settore contabile Giuseppe Musumeci, è il consigliere Francesco Furnari, al quale si associa anche il consigliere Angelo Capace: «il consiglio non aveva la maggioranza».
Da parte del consigliere Rosario Contarino è anche stata sollevata la questione del pagamento dei gettoni di presenza per le sedute che non raggiungono il numero legale, soprattutto verso quei consiglieri che devono lasciare il lavoro per essere presenti. Il presidente del consiglio Gabriele Gurgone ritiene che non vengono elargiti gettoni di presenza se la seduta non è valida, ma di idea contraria è il capo settore Nello Babagallo. Lo stesso Contarino chiede una verifica su questa procedura e l’eventuale modifica del regolamento consiliare con l’abolizione dell’eventuale gettone di presenza per sedute che non vengono celebrate.
In apertura di seduta consiliare, inoltre, il presidente Gabriele Gurgone ha dato lettura di una nota a firma del segretario comunale Antonio Caputo, indirizzata al revisore dei conti Tito Giuffrida, alla Corte dei conti e all’ordine dei commercialisti, attraverso la quale accusa il tecnico di “esporre l’Ente al rischio di eventuali procedure giudiziali da parte dei creditori”.
La nota completa del segretario comunale