A segnalarlo un cittadino licodiese che ad inizio anno aveva proceduto con la scerbatura
Nuova segnalazione da parte di un cittadino di Santa Maria di Licodia per lo stato di abbandono delle periferie del paese. Ancora una volta a finire sotto i riflettori della rubrica “Dillo ad Yvii24” è lo stato di degrado presente in via Pacini che già nello scorso mese di febbraio era stata ripulita dalle erbacce dallo stesso cittadino che ha inoltrato alla nostra redazione un video di denuncia, registrato in questi giorni. Nelle immagini, ad essere immortalata è una scala che si trova nella zona sud del paese, costellata sui bordi da erbacce e dall’immancabile immondizia che ne accresce il degrado.
Se da un lato, però, sono gli stessi cittadini che abbandonano in maniera selvaggia l’immondizia lungo le vie cittadine, dall’altro sembrerebbe che quella zona sia stata dimenticata da chi si occupa di igiene urbana sul territorio comunale. Uno scerbamento quasi inesistente, non effettuato da tempo, come anche la mancata pulizia dai diversi rifiuti la fanno da padroni nel video ricevuto. Scarpe abbandonate, bottiglie di plastica, cartacce e tanto altro ancora, sono la giusta cornice del degrado perfetto.
«Queste sono scale comunali» spiega ad Yvii24 il cittadino licodiese «e non posso mettermi a pulire sempre io. La pulizia è compito del comune e non dei singoli cittadini». Sono queste le parole che il giovane vuole lanciare all’amministrazione comunale affinché chi di competenza possa attivarsi con un maggior controllo del territorio e con una maggiore cura soprattutto delle periferie cittadine. Anche li, ci permettiamo di dire noi, abitano licodiesi che pagano le tasse e che dovrebbero ricevere gli stessi servizi di chi vive in centro storico.
Lo stesso ragazzo, nel mese di febbraio, aveva proceduto con una scerbatura dell’area e in quell’occasione sottolineava, attraverso un post su Facebook, come gli abitanti della zona avrebbero anche richiesto più volte al Comune di poter ripristinare il decoro in quella zona senza che, alla luce delle immagini di oggi, nessuno abbia ancora risolto concretamente il problema. “Secondo loro qua ci stanno gli animali ma non lo sanno che ci stanno persone civili” concludeva a febbraio il giovane. Mai frase fu più attuale.