Non si riesce a trovare la quadra all’interno del civico consesso di Santa Maria di Licodia per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’ente che anche nella giornata di oggi ha visto rispedire per la seconda volta al mittente – da parte dei cinque consiglieri ex fedelissimi di Mastroianni a cui si è aggiunto il capo dell’opposizione Capace – il Documento Unico di Programmazione. Ma andiamo con ordine. La seduta consiliare che si sarebbe dovuta celebrare nella giornata di ieri, frutto di un precedente rinvio deciso il 5 gennaio scorso, ha subito un primo stop a causa della mancanza del numero legale. In aula, infatti, in prima convocazione, era presente solamente il primo cittadino e i consiglieri Rizzo, Nicolosi, Buttò, Capace, La Delfa e Massara. Dunque, il rinvio di un’ora che non è bastato per raggiungere il numero legale, costringendo il presidente Buttò a rinviare la seduta di 24 ore.
Una notte che avrebbe portato “consigli” agli assenti di ieri, così da permettere oggi l’avvio della seduta del consesso licodiese. In aula, oltre ai sei consiglieri di opposizione, erano presenti anche i 5 componenti della nuova minoranza composta da Mariella Spalletta, Pippo Scandurra, Caterina Piemonte, Giovanni Gorgone e Simona Pinzone consentendo così l’analisi del Documento Unico di Programmazione previsto al primo punto dell’ordine del giorno. «Oggi abbiamo analizzato il Dup che già avevamo rinviato alla giunta per le correzioni del caso, ma abbiamo notato che ancora una volta erano presenti degli errori» ha detto ad Yvii24 Mirella Rizzo. «Ci siamo accorti che in questo documento propedeutico all’approvazione del bilancio mancano i dati sull’indebitamento dell’ente, quali i rimborsi prestiti, mutui e finanziamenti. I punti risultavano inseriti a “zero euro” ma noi sappiamo che così non è. Pertanto siamo stati costretti a chiedere questa ulteriore correzione ed il rinvio della seduta».
Richiesta di rinvio, quella avanzata in aula, che ha visto il voto di 6 consiglieri favorevoli e 5 contrari. Pertanto, la discussione sul Dup e sul bilancio è stata rinviata al prossimo 25 gennaio. A margine della seduta, prima della sua chiusura, uno scambio di battute si è tenuto tra primo cittadino e i suoi ex fedelissimi circa l’aspetto dell’esercizio provvisorio con cui l’ente dovrà confrontarsi anche per il 2022. «Ho vivamente contestato dimostrando la vile demonizzazione del rinvio dell’approvazione del bilancio – ha detto il consigliere Mirella Rizzo – poiché l’ esercizio provvisorio conseguente è stata la regola da 5 anni a questa parte ed è stato, di fatto, la piaga per gli amministratori. Questo non ha consentito di utilizzare le somme assegnate se non in dodicesimi, accrescendo smisuratamente il potere discrezionale del sindaco che, solo e senza consultazione dei consiglieri comunali, ha scelto quella o l’altra priorità e ha stabilito chi, tra gli assessori, poteva lavorare e chi no. L’atroce consuetudine dell’esercizio provvisorio – ha concluso la Rizzo – ha favorito la sua crescita nel potere e dell’ Assessore prescelto e causato la mortificazione di qualunque attività amministrativa degli altri assessori. Personalmente, quando ero in giunta, ho cercato altre fonti per finanziare le attività del mio assessorato e questo mi è servito molto per essere autonoma nelle scelte amministrative. Oggi, di questo, ne sono orgogliosissima. Ora, sono a posto ” tutti per uno”».