L’evento si è svolto all’interno del palazzo di città alla presenza di una trentina di “Furnari”
Anche quest’anno, Santa Maria di Licodia è stata patria del raduno di coloro che portano il cognome Furnari. Ad organizzare il secondo “Furnari day”, per la giornata di oggi, è stato Michele Conigliello Furnari, residente a Belluno, e che ha dedicato molto tempo della sua vita per la ricostruzione storica delle origini dei “Furnari” in Sicilia. Il suo studio approfondito attraverso la consultazione di tanti registri degli stati civili, delle parrocchie e non per ultimo dei registri cimiteriali ha portato a ricostruire la storia del casato dei Furnari in Sicilia e in Italia. A partecipare all’incontro, quest’anno, circa 30 persone provenienti da diverse città italiane tra cui Catania, Genova, Siracusa e ovviamente Santa Maria di Licodia. Presente anche Orazio Furnari, proveniente dalle Isole Canarie, promotore del gruppo “Furnari in Italia e nel Mondo”.
Dopo il raduno su piazza Umberto I, i “Furnari” sono stati accolti all’interno del palazzo di città dal sindaco Salvatore Mastoianni, dal vicesindaco Mirella Rizzo e dal presidente del consiglio Gaetano Buttò. Durante l’incontro si è parlato delle origini storiche del cognome Furnari. I primi Furnari si trasferirono dal messinese al borgo feudale di Licodia intorno al 1744, quando la zona era sotto il governo dell’Abate di Santa Maria di Licodia e di San Nicolò l’Arena. Qui questo gruppo si insediò sfruttando le risorse naturali del territorio e la coltivazione dei terreni crescendo demograficamente sul territorio licodiese. A conclusione del meeting, è stato offerto un piccolo rinfresco da parte dell’Amministrazione e subito dopo l’incontro, i Furnari, si sono ritrovati in un ristorante della zona per un pranzo conviviale. Santa Maria di Licodia, oggi, secondo i dati diffusi dal sito www.italia.indettaglio.it, è il comune siciliano con il maggior numero di abitanti con il cognome Furnari, pari a 261 persone, seguito da Biancavilla con 222 persone.