Si chiude il sipario sull’edizione 2017. L’amministrazione comunale dona al parroco Santino Salamone una stampa, memoria liturgica del Patriarca
Con l’Ottava del 3 settembre si sono conclusi a Santa Maria di Licodia i festeggiamenti in onore del patrono san Giuseppe: numerose le iniziative che hanno registrato la presenza di cittadini e visitatori. È la devozione che non conosce confini. Una devozione che torna a perpetuarsi ogni anno e che si rinnova di volta in volta nel piccolo centro etneo. Durante la settimana si sono alternati momenti di preghiera e di spettacolo: tra religiosità e festa popolare, Santa Maria di Licodia ha regalato un interessante carnet di appuntamenti.
Dall’apprezzata esibizione del gruppo musicale “Novecento”, esibitosi domenica 27 agosto, in Piazza Umberto I, all’asta di beneficenza di lunedì, con a fine giornata i classici fuochi pirotecnici di mezzanotte; dalla 28° edizione del premio “Torre d’Argento”, svoltosi il 2 settembre all’interno dell’antico chiostro, al tetro dialettale, che con la “Brigata d’Arte”, gruppo storico licodiese, ritorna a esibirsi in una piazza gremita di gente che ne ha apprezzato tutta l’energia e la straordinaria forza.
Devoti e curiosi si sono lasciati coinvolgere dalle solenni celebrazioni religiose. L’intensa settimana è iniziata con la classica “Sbarrata”, preludio della festa e momento tanto atteso dai fedeli.
Il momento delle celebrazioni religiose ha toccato il suo punto culminante con l’Ottava di domenica 3 settembre. Dopo la celebrazione della Santa Messa, l’assessore alle Politiche Culturali, Mirella Rizzo, a nome dell’amministrazione comunale ha fatto dono, al parroco don Santino Salamone e per esso al Comitato civico, di una stampa, memoria liturgica del Santo Patriarca san Giuseppe, tratta dal messale monastico del 1785 in uso nella chiesa di Santa Maria di Licodia.