Relatori il geologo Salvatore Onorato e il vulcanologo Boris Behncke
Interessantissima e non meno coinvolgente conferenza, quella che si è tenuta sabato scorso all’interno del teatro “san Giuseppe” di Santa Maria di Licodia, organizzata dal movimento culturale giovanile Rinascita Licodia, dal titolo “La vita alle falde di un vulcano – risorse e problematicità”. «Una conferenze fortemente voluta dopo gli eventi del 6 ottobre scorso» ha spiegato ad Yvii24 il presidente di “Rinascita Licodia” Francesco Nicolosi. «Ci siamo conosciuti con Boris e abbiamo pensato di proporre un incontro a Licodia per spiegare cosa sta succedendo, cosa è successo e cosa succederà, senza creare allarmismo ma solamente informando sui futuri sviluppi»
Relatori dell’evento il geologo licodiese Salvo Onorato che ha affrontato la tematica della prevenzione, del rischio sismico e idrogeologio e il vulcanologo Boris Behncke dell’Ingv di Catania che ha parlato dell’evoluzione dell’etna dalla sua nascita fino ai terremoti dei giorni nostri.
«Purtroppo non possiamo ridurre il rischio a zero» ha detto il geologo licodiese Salvatore Onorato «ma possiamo adottare una serie di prevenzioni in caso di rischio sismico». Incontri sia nelle scuole che con la popolazione si stanno portando avanti anche con l’Ordine dei Geologi, affinchè si possa trasmettere una buona prassi comportamentale durante eventi calamitosi.
Come sempre coinvolgente, come un vulcano in piena attività, la relazione del vulcanologo Boris Behncke. «In questo momento l’Etna sta concedendo una tregua, con livelli abbastanza bassa. Ci sono alcune zone dei crateri sommitali che si starebbero comunque riscaldando. L’Etna fa il suo consueto lavoro e quando non è in eruzione pensa già alla prossima eruzione». Dopo i terremoti del 6 ottobre, continua Bhencke, «ci sembrava che dovesse esserci qualcosa di più grande, con rigonfiamenti del vulcano. Qualcosa di grosso si stava preparando ma poi non è riuscito, facendo una piccola eruzione. Per esperienza ci sono stati eventi simili che hanno aperto “una strada”. Strada che può essere utilizzata in eruzioni successive».