Pippo Nicolosi: «La giunta e l’amministrazione hanno diritto di posteggiare nelle vicinanze». Angelo Capace: «È un privilegio»
Una seduta consiliare fiume, quella che si è celebrata ieri sera a Santa Maria di Licodia, dopo il rinvio votato dalla maggiorana lo scorso martedì, che ha fatto slittare la trattazione di ben 9 punti. Nell’incipit, il consigliere di minoranza Simona Pinzone ha voluto attirare l’attenzione del consiglio su due problematiche che stanno interessando il comune, ovvero il furto delle grate e il proliferare di ratti che soprattutto per le attività commerciali e per chi abita al piano terra, rappresentano un serio problema. La questioni topi, dovrebbe già essere risolta nei prossimi giorni, con azioni di derattizzazione sul territorio comunale, mentre sulla questione dei furti le forze dell’ordine stanno effettuando le dovute indagini. Gran parte della discussione consiliare, è stata poi incentrata sulla questione dell’approvazione del regolamento sulle strisce blu e, in particolare, sugli emendamenti inerenti l’articolo 6.
Per il consigliere Giuseppe Nicolosi, la predisposizione di un pass che permetta agli amministratori la sosta gratuita durante le attività istituzionali «non rappresenta nessun privilegio. Il consigliere ha il dovere di partecipare al consiglio comunale. La giunta e l’amministrazione hanno diritto di posteggiare nelle vicinanze». Di parere contrario, è invece il capogruppo dell’opposizione Angelo Capace che afferma, a nome dell’opposizione, che per loro «è un privilegio e mi vergognerei a far togliere una macchina ad un cittadino per permettere la sosta ad una di un consigliere. Si può sempre lasciare la macchina a casa e venire a piede». Secondo la maggioranza risulterebbe impossibile lasciare la discussione consiliare per cambiare il ticket e pertanto risulta necessario usufruire dell’esenzione. Da parte di Gabriele Gurgone, giunge la proposta che le uniche aree riservate all’amministrazione, siano quelle limitrofe al Comune. Lo stesso consigliere, ha inoltre esternato la sua intenzione di non voler fare uso del pass gratuito per lo svolgimento delle proprie attività di consigliere. Alla fine, il regolamento è stato approvato dagli 8 componenti della maggioranza e il voto contrario dei 4 componenti dell’opposizione e prevederà anche la possibilità di acquistare abbonamenti a lungo termine.
Il consiglio ha anche approvato, questa volta all’unanimità, la sottoscrizione della “Piattaforma programmatica insegnanti siciliani”, come presa d’atto e segno di solidarietà nei confronti di tutti gli insegnanti che per effetto della legge 107 della Buona scuola, si ritrovano a svolgere attività lavorativa a migliaia di chilometri di distanza da casa, con pesanti ricadute sull’unità familiare. Presenti in aula, anche alcune insegnanti licodiesi, in rappresentanza della categoria. Altra approvazione avvenuta all’unanimità, è quella relativa alla strada statale 284 presentata da un gruppo di consiglieri di maggioranza. «Si e parlato tanto in questi giorni della statale» ha esordito Mirella Rizzo. «Fare raccolta firme su qualcosa che è già approvato significa abusare della bontà delle persone. Chiediamo un controllo con l’autovelox deliberando postazioni fisse e il sollecito degli interventi strutturali». Da parte dell’opposizione, la proposta di creare un documento unico, in sinergia con le altre amministrazioni interessate dal problema.
Conclusi questi punti, è stata la volta della trattazione delle 6 interpellanze presentate dall’opposizione, le cui risposte hanno lasciato poco soddisfatti i proponenti. Riguardo il “baby sindaco o sindaco dei ragazzi” è stato sin da subito precisato dal presidente del consiglio Giovanni Buttò che è una iniziativa che riguarda la scuola e che vede nel primo cittadino il solo compito di proclamare l’eletto alla carica. «Ci siamo trovati a gestire emergenze educative che partono della mancanza basilare della regole di convivenza in famiglia», ha specificato Mirella Rizzo. «Dovendo gestire problematiche legate alla frequenza, al bullismo, alla delinquenza minorile, come scuola abbiamo incentrato l’attenzione su altro, dovendo chiedere un aiuto significativo anche alle forze dell’ordine, che sono state molto comprensive standoci accanto in momenti difficili».
Riguardo al degrado al civico cimitero e delle strade licodiesi, l’assessore Antonino La Delfa ha evidenziato quelle che sono le difficoltà economiche quotidiane che si trovano nella gestione di questi disagi. «Stiamo operando in dodicesimi con un bilancio provvisorio» ha più volte ribadito l’assessore. L’amministrazione sta comunque cercando di destinare un capitolo di spesa nel nuovo bilancio che dovrà essere approvato che possa permettere di attuare azioni di recupero del cimitero. «Non abbiamo i soldi per asfaltare tutte le strade» ha concluso La Delfa e pertanto si può solo procedere con una riparazione random tramite bitume messo in posa dagli operai comunali.
Altro tema affrontato in consiglio è stato quello della chiusura della Banca Popolare. Il primo cittadino ha spiegato quali azioni sono state portate avanti dall’amministrazione per scongiurare la chiusura, senza però esserci riuscita. Il primo cittadino sta dunque pensando ad un “piano b” che già nei prossimi giorni lo porterà ad incontrarsi con i referenti di un’altra banca, per valutare la possibilità di apertura di una filiale su Licodia. Lo stesso primo cittadino, dopo aver indicato i risparmi portati avanti da questa amministrazione rispetto a quelle precedenti, ha inoltre annunciato che si potrebbe ottenere entro la fine dell’anno un risparmio energetico attraverso la sostituzione dell’attuale illuminazione con le luci led. Qualche perplessità, ha invece mostrato il primo cittadino sulla possibilità di esternalizzare servizi come il trasporto alunni e il servizio affissione.
Riguardo alla questione dell’assenza di rete idrica nella zona artigianale, il primo cittadino ha chiesto dei chiarimenti agli uffici sul perché sulle planimetrie risultino tali opere, ma di fatto ciò differisce dalla realtà. «Se i costi non sono molto elevati, entro l’estate faremo i collegamenti» ha garantito il Sindaco. Una nota di colore, in apertura della seduta, è stata la presenza di un cittadino che stava riprendendo una parte della seduta consiliare. Azione che ha fatto scattare l’alt della discussione consiliare con l’invito da parte del presidente del Consiglio comunale a cancellare le riprese realizzate. La stessa Polizia Municipale, presente in aula, ha accertato l’avvenuta cancellazione.