La ditta nei prossimi giorni dovrebbe sostituire le caditoie posizionate con quelle previste dal capitolato
Dopo il nostro articolo dal titolo “Santa Maria di Licodia. Le caditoie durano da Natale a Santo Stefano” pubblicato nella giornata di ieri e le tante reazioni che lo stesso ha suscitato sui social, l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Gurgone ha voluto chiarire la posizione del comune. Secondo quanto affermato dallo stesso assessore, il comune risulterebbe essere “vittima” di un errore di posizionamento delle caditoie da parte della ditta aggiudicataria, che ha utilizzato un modello diverso da quello previsto nel capitolato.
La nota integrale
Vorrei sottolineare che le caditoie installate non erano quelle da capitolato e che non c’è stato nessun collaudo. Da capitolato erano previste le Dm400, ovvero quelle carrabili, idonee al passaggio dei mezzi pesanti. Come comune dopo aver constatato l’inadeguatezza ed il conseguente pericolo, abbiamo provveduto a transennare la strada per garantire l’incolumità dei nostri concittadini. La ditta ci ha garantito e ci ha assicurato – assumendosi la totale responsabilità – che sarebbe intervenuta in pochi giorni. Già contiamo nella giornata di oggi di aprire la strada previo posizionamento di pedane provvisorie in ferro che possano garantire il passaggio delle automobili e dei pedoni. Contiamo inoltre di posizionare le caditoie definitive al massimo entro giovedì 2 gennaio così da risolvere il problema. Sottolineo che c’è stato un controllo e una vigilanza dell’amministrazione attraverso l’ufficio tecnico e oggi determinati lavori non realizzati ad opera d’arte non vengono “accettati” e non c’è la chiusura dei lavori. Altre volte, in passato, non è stato così e ancora oggi ne piangiamo le conseguenze. Sottolineo ancora l’aspetto positivo del controllo della manutenzione. Quando capita che un lavoro non è effettuato ad opera d’arte si interviene immediatamente affinché si possa ripristinare la circolazione e garantire la sicurezza dei cittadini che è per noi una priorità.