Si sono svolti oggi, nell’area antistante gli impianti sportivi comunali di via Bartali a Santa Maria di Licodia, i tamponi per la ricerca di eventuali soggetti positivi al Sars-Cov2 tra gli studenti dell’istituto Comprensivo “Don Bosco”. Sono stati in tutto 7 i soggetti risultati positivi su 285 tamponi eseguiti dai medici dell’Usca, pari al 2,45 % dei tamponi eseguiti. Dei 7 positivi solo 3 sono studenti del Comprensivo, mentre gli altri 4 sono degli adulti appartenenti allo stesso nucleo familiare degli alunni. Un numero certamente basso, quello dell’affluenza al drive-in odierno, se rapportato al numero totale di studenti del comprensivo che è di circa 900 alunni. L’esecuzione dei tamponi con metodo “drive-in” è stata una scelta obbligata, dopo che lo screening inizialmente previsto per giorno 11 febbraio all’interno del “Don Bosco”, aveva fatto registrate pesanti assembramenti costringendo forze dell’ordine e dirigente scolastico a sospendere ogni attività di indagine diagnostica.
L’organizzazione di questo primo drive-in licodiese è stato pianificato attraverso un tavolo tecnico tenutosi lo scorso lunedì all’interno del palazzo comunale alla presenza del Sindaco Salvatore Mastroianni, gli assessori Mariella Spalletta e Gabriele Gurgone, il dirigente scolastico Patrizia Argentino, la Polizia Municipale e il volontariato. Oltre ai medici dell’Usca, vero motore della giornata è stato il volontariato licodiese, che a partire dall’alba ha gestito la logistica dell’evento con la scesa in campo delle associazioni Nucleo Protezione Civile S.M. di Licodia, Rangers Europa sez. Licodia e Misericordia. Quest’ultima associazione ha messo a disposizione dei medici una tenda pneumatica all’interno della quale sono stati processati i tamponi.