Tra queste, anche il largo Padre Salvo Palella dedicato al compianto sacerdote scomparso nel 2009
Novità a Santa Maria di Licodia nell’ambito della toponomastica. La giunta municipale, nella riunione dello scorso venerdì, ha deliberato positivamente sull’assegnazione dei nomi ad alcune nuove strade realizzate nel corso degli ultimi anni e che pertanto necessitano di essere denominate. «Le intitolazioni a licodiesi illustri che sono stati dimenticati o non riconosciuti e neanche quindi apprezzati – ha spiegato il vicesindaco Mirella Rizzo – è certamente un’operazione di recupero della memoria e di giusta considerazione verso persone che non hanno avuto soltanto una dimensione locale licodiese ma addirittura europea. L’intendimento dell’amministrazione, con quest’atto, è che recuperando la loro memoria si potrà rafforzare l’appartenenza ad una comunità per la quale vale la pena spendersi dando ognuno il meglio come loro hanno fatto».
Tra queste, seppur non di recente costruzione, anche il sagrato prospiciente la Chiesa della Consolazione di via Solferino riceverà un’intitolazione. Per questo slargo, l’amministrazione Mastroianni ha deciso di intitolarlo al compianto sacerdote e musicologo licodiese Salvo Palella morto l’1 novembre 2009 a causa di una malattia. Una chiesa, quella della Consolazione, fruibile oggi grazie all’impegno di don Palella che la restituì ai cittadini nel 2002 dopo circa 50 anni di abbandono. L’amministrazione, attraverso questa intitolazione, vuole ricordare anche l’impegno pastorale del sacerdote mirata ad una vera inclusione sociale nei confronti degli immigrati nonché l’attenzione che lo stesso ha rivolto nei confronti di persone che mostravano forte devianza negli anni in cui Licodia è stata teatro di sanguinosi episodi.
Altro luogo intitolato ad un sacerdote, sarà via Padre Luigi Panepinto, viottolo pedonale adiacente la Chiesa della Consolazione di collegamento tra le vie Solferino e Privitera, oggi denomiato il Vicolo. Padre Panepinto, nato nel 1876 fu un sacerdote promotore dello sviluppo della Licodia del ‘900, il quale rinnovò le strutture ecclesiastiche e dell’associazionismo giovanile, fondatore della Banca cooperativa di San Giuseppe che sostenne la crescita economica e sociale licodiese degli inizi del secolo scorso. Tra le sue attività si ricorda anche la costituzione della parrocchia Santissimo Crocifisso di diritto diocesano, il restauro e la riapertura al culto la chiesa della Consolazione e la realizzazione con propri fondi del viale delle Rimembranze.
Nei pressi del nuovo asilo nido, traversa lato sud di via Aldo Moro, sorgerà Via Romualdo Maria Rizzari, dedicata al decano del monastero benedettino di San Nicolò L’Arena di Catania. Don Rizzari, che con grande spirito di intraprendenza portò avanti una lunga battaglia con la matrice di Paternò, permise poi l’elevazione a parrocchia della chiesa Santissimo Crocifisso di Santa Maria di Licodia. Il benedettino, filosofo e matematico, esponente dell’illuminismo cristiano fu nominato primo parroco licodiese il 10 agosto 1754.
Sempre nei pressi dell’asilo nido di via Aldo Moro, parallelamente a via Rizzari, sarà dedicata una via al Professore Angelo Marcello Anile, matematico e scienziato. Nato a Santa Maria di Licodia, divenne ordinario di fisica e matematica presso l’Università degli Studi di Catania dopo una laurea in matematica conseguita nel 1970 presso l’Università di Pisa e la Scuola Normale con il massimo dei voti e la lode, con una tesi di astrofisica. Conseguì poi anche un dottorato presso l’Università di Oxford. Anile si è occupato principalmente di relatività generale, astrofisica e fluidodinamica relativistica e tanto altro ancora.
Ultima via, parallela nord di via Salvo Randone, sarà intitolata al professore Michelangelo Leonardi, religioso, cappuccino, letterato, filologo, giornalista fu autore di una trentina di opere tra cui la prima storia di Santa Maria di Licodia pubblicata nel 1859. Pur essendo stato arcidiacono della chiesa di Lentini tornò poi a Licodia contribuendo ad uno sviluppo locale importante.