Durante la serata, anche la cerimonia di intolazione di un’altra via a padre Luigi Panepinto
Si è tenuta nella serata di ieri, a Santa Maria di Licodia, l’intitolazione del largo prospiciente la chiesa della Madonna della Consolazione al compianto don Salvo Palella, scomparso l’1 novembre 2009 a causa di una malattia. Una intitolazione fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Mastroianni ed in particolare dal vicesindaco, con delega alla Cultura, Mirella Rizzo. Un momento toccante, ricco di ricordi, alla presenza di tanti cittadini e delle autorità civili e militari del paese che si è tenuto dopo la celebrazione eucaristica presieduta da don Santino Salamone.
«Per me è particolarmente emozionante questa sera dedicare questo parco a padre Salvo Palella, all’amico Salvo, con il quale ho condiviso periodi della mia gioventù» ha detto con la voce rotta dall’emozione il sindaco Salvatore Mastroianni. «Un ragazzo che molti vedevano come persona burbera ma che non lo era. Un grande generoso, una persona speciale. Ringrazio Dio che ce lo ha donato». Sacerdote e musicologo, don Salvo Palella, durante la sua breve ma intensa attività pastorale ha reso fruibile al culto la chiesa della Consolazione restituendola ai cittadini nel 2002 dopo circa 50 anni di abbandono. Una figura poliedrica impegnata nell’attività pastorale in una vera inclusione sociale nei confronti degli immigrati, che ha posto l’attenzione nei confronti di persone che mostravano forte devianza negli anni in cui Licodia è stata teatro di sanguinosi episodi di cronaca nera.
«Particolarmente gradita l’occasione per completare un percorso iniziato a novembre, con il concerto dedicato da Andrea Schiavo, “messa gitana”» ha detto il vice sindaco Mirella Rizzo. «Come amministrazione ci è sembrato non solo giusto ma doveroso intitolare le vie per restituire e dare alla memoria della comunità esempi preziosi. Ci è sembrato giusto consegnare queste vie alla memoria di Santa Maria di Licodia, perchè ne faccia tesoro del loro esempio, della loro vita, del loro sacrificio personale sia come sacerdote sia come impegno sociale. A questa luce ci si specchi per camminare meglio».
Sempre durante la serata di ieri, è stata intitolata un’altra via, adiacente alla chiesa della Consolazione, ad un altro reverendo licodiese: Padre Luigi Panepinto. Nato nel 1876 fu un sacerdote promotore dello sviluppo della Licodia del ‘900, il quale rinnovò le strutture ecclesiastiche e dell’associazionismo giovanile, fondatore della Banca cooperativa di San Giuseppe che sostenne la crescita economica e sociale licodiese degli inizi del secolo scorso. Tra le sue attività si ricorda anche la costituzione della parrocchia “Santissimo Crocifisso” di diritto diocesano, il restauro e la riapertura al culto la chiesa della Consolazione e la realizzazione con propri fondi del viale delle Rimembranze. Durante la serata è stata anche letta una poesia dal titolo “La Consolazione” dedicata a Don Salvo Palella dal poeta licodiese Antonino Erba.