Due incontri al “Rocco Chinnici” sulla prevenzione sismica, organizzati dall’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto
Di terremoti e di dissesto idrogeologico si parla solo quando accade qualcosa di grave se non addirittura di irreparabile. In tutto il territorio nazionale pare esserci questa consuetudine, per il resto se nulla accade una cappa di silenzio avvolge l’argomento come fosse un’eventualità talmente remota da non esigere neanche un minimo di attenzione.
«Il nostro obiettivo è quello di affermare – ha spiegato Carmelo Caruso dell’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto – che sbagliamo a pensare di essere tranquilli solo perché non c’è un terremoto, viviamo quotidianamente in un territorio altamente sismico, quindi senza drammatizzazioni dobbiamo comprendere quali siano le misure opportune da prendere in caso di terremoto e adoperarci per evitare situazioni disastrose».
Dunque, mirano, i professionisti dell’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto, a destare dal torpore di una tranquillità che assomiglia più a volontaria disattenzione, perché ormai è risaputo, e il terremoto di Santo Stefano, del 26 dicembre 2018, che ha interessato il catanese ne diviene una prova inequivocabile: il territorio isolano è altamente sismico. Da qui l’idea di una serie di incontri per la diffusione di una cultura della prevenzione sismica, finalizzate a coinvolgere l’opinione pubblica e in particolar modo il mondo dell’istruzione e dei giovani, lo spunto giunge dall’istituzione, lo scorso anno, a livello nazionale del “Mese della prevenzione sismica”, novembre appunto, che ha avviato una campagna annuale condotta da ingegneri e architetti su base statale, per promuovere la prevenzione sismica e sensibilizzare la popolazione.
Gli ingegneri dell’associazione simetina hanno avviato una campagna educativa con gli allievi degli istituti d’istruzione superiore sul tema della difesa tellurica, «La questione seppur complessa – ha continuato l’ingegnere Caruso – è stata posta in un linguaggio concreto e inoltre i ragazzi sono stati direttamente coinvolti, attraverso giochi, simulazioni, per rendere più chiaro l’argomento». Così due incontri nell’arco della stessa giornata, venerdì 8 novembre, hanno avuto luogo nei due plessi dell’Istituto Alberghiero “Rocco Chinnici” di Santa Maria di Licodia.
Due incontri molto seguiti dove gli studenti hanno posto domande e si sono mostrati sensibili a comprendere al meglio la questione intorno ai terremoti. Un riscontro positivo, d’altra parte, gli ingegneri lo avevano già registrato negli incontri organizzati lo scorso anno scolastico, con gli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Paternò e gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Ferraris” di Belpasso.
«Siamo convinti che la prevenzione parte da un cambiamento culturale dei più giovani, – ha precisato il presidente dell’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto, Francesco Puglisi – affinché possa trasformarsi in un cambiamento fisico del nostro patrimonio edilizio sfruttando tutti gli strumenti a disposizione del cittadino, per vivere in un territorio più preparato e sicuro nei confronti dei rischi intrinseci alla nostra terra d’origine».
Incontri come questo sono importanti, perché i ragazzi oltre a recepire in maniera più spontanea determinati contenuti sul loro territorio possono veicolare meglio alcune informazioni, come quella delle agevolazioni sugli interventi strutturali nelle abitazioni, o sui sopralluoghi o mini consulenze fornite dagli ingegneri e architetti su tutto il territorio nazionale, attraverso applicazioni su cellulari o tramite portali della rete Internet.
Dopo i saluti e l’introduzione dell’ingegnere Puglisi presidente dell’Associazione, sono stati trattati gli argomenti intorno alla conoscenza degli edifici, per comprendere come e se possano resistere in caso di scosse telluriche a seconda dei materiali di composizione, poi c’è stata la proiezione di un video divulgativo sulla situazione dell’area etnea dal titolo “Il contesto catanese”, a seguire sono state spiegate le buone pratiche e i comportamenti appropriati da attuare in caso di terremoto per finire con le immagini del sisma di Santo Stefano, per una dettagliata constatazione degli effetti del sisma sugli edifici.