Notizia ufficiosa, peraltro annunciata recentemente dal Presidente del Consiglio, Gurgone. L’incertezza è sui tempi
Problema rifiuti sempre al centro delle emergenze nei comuni del comprensorio Etna-Simeto. Dopo alcune segnalazioni, le telecamere di Yvii24 sono andate a filmare oggi la situazione dell’ex isola ecologica di Santa Maria di Licodia di Contrada Buglio, non distante dalla Fontana del Cherubino, ormai da anni in disuso. L’esterno dell’isola, ripulito solo da qualche giorno, presenta già diversi rifiuti di vario tipo abbandonati. Anche all’interno del piazzale, nonostante l’attività di conferimento sia ferma da tempo, sono presenti elettrodomestici, frigoriferi, tv, monitor di computer, insieme a materassi, arredi dismessi, copertoni d’auto. Da rilevare che i frigoriferi, ma anche altre apparecchiature elettriche, rappresentano un pericolo per l’ambiente poiché potrebbero liberare materiale potenzialmente inquinante per le falde acquifere con conseguente rischio per la salute dei cittadini.
Il Presidente del Consiglio Comunale licodiese, Gabriele Gurgone, nel corso della Giornata di sensibilizzazione al riciclo, tenutasi presso l’Istituto don Bosco il 23 febbraio scorso, aveva anticipato la notizia della possibile riapertura dell’isola ecologica; tuttavia devono comunque essere superate alcune questioni di ordine logistico-finanziario. L’assessore al ramo, Angelo Barbagallo, contattato da Yvii24, non aggiunge nulla in merito poiché non vi è ancora nessun documento ufficiale dal quale capire la tempistica. Se a questo sommiamo le voci di corridoio su un possibile rimpasto di giunta, che dovrebbe avvenire quando il sindaco, assente per motivi di salute, tornerà nel pieno delle sue funzioni, abbiamo un quadro tutto in evoluzione. Il centro di raccolta di Santa Maria di Licodia dovrebbe riaprire, ma sui tempi per adesso non v’è certezza. Ne invocano la riqualificazione e la riapertura anche le associazioni cittadine che ritengono il centro di raccolta il mezzo più efficace per arrestare la proliferazione delle microdiscariche abusive, che deturpano, purtroppo, tanti angoli del territorio.