Il Sindaco Mastroianni: «Ci stiamo occupando di questo centro. Previsto un preventivo di intervento per il recupero»
Le telecamere di Yvii24 sono ritornate — a poco più di un mese dalla precedente visita — presso l’area di raccolta rifiuti di via Fontana del Cherubino a Santa Maria di Licodia. Rispetto alle immagini girate lo scorso Aprile, la situazione è decisamente peggiorata. Parte del piazzale vede depositati diversi televisori a tubo catodico, pneumatici, frigoriferi, pezzi di arredamento, resti di una lavatrice e diversi rifiuti che potrebbero essere tranquillamente differenziati durante la raccolta porta a porta settimanale.
Nulla è variato, invece, all’interno del piazzale protetto da recinzione, dove risultano ancora stipate diverse carcasse di frigoriferi dismessi ed altro materiale potenzialmente pericoloso per l’ambiente.
«Questo centro di raccolta ha una storia – precisa il Sindaco Mastroianni – e naturalmente oggi non è adeguato al 100% perché ci sono stati atti vandalici che lo hanno completamente trasformato sia nella recinzione sia nell’abitacolo e negli stessi cassonetti che sono stati bruciati. Ecco le motivazioni per cui a tutt’oggi abbiamo avuto questa problematica nel centro di raccolta. Noi ci stiamo occupando di questo centro, stiamo facendo riparare i cassonetti e c’è previsto un preventivo d’intervento presso l’ufficio tecnico. Ad onor del vero, voglio che i cittadini licodiesi sappiano che la scorsa settimana abbiamo partecipato ad una riunione a Palermo, dove ci sono dei fondi ministeriali che ci fanno trasformare il centro di raccolta in un’isola ecologica e quindi daremo la possibilità di avere questo servizio in maniera totale con un finanziamento che si aggirerà sulle 800 mila euro».
Di certo, al di là di quanto ogni amministrazione possa fare, è necessario sviluppare in tutti i cittadini licodiesi un maggiore senso civico che porti al rispetto dell’ambiente evitando di abbandonare rifiuti anche pericolosi sul territorio.
Solo chiacchiere la zona di raccolta è in questa situazione perché non c’è mai stata la volontà da parte dell’amministrazione di regolarizzare il servizio. Rispetto al senso civico il primo cittadino dovrebbe essere da esempio anziché annullare i verbali di coloro che non rispettano le regole.